di Danilo GALDINO

“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse, e il mondo appare diverso da quassù. È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Quando leggete non considerate soltanto l’autore, considerate quello che voi pensate. Dovete combattere per trovare la vostra voce, più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice: “Molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo, ribellatevi, non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno… osate cambiare, cercate nuove strade!”
Se in tutti gli istituti scolastici ci fossero stati professori, insegnanti e docenti, come John Keating dell’Attimo fuggente, il mondo che viviamo e quello con cui ci relazioniamo sarebbe totalmente diverso.
Dopo l’ultimo fine settimana calcistico si sono scatenati da giorni tutti coloro che cercano di indebolirci e depotenziarci in vista dell’atto conclusivo di domenica sera.
La mancata vittoria di Crotone e il match point Champions fallito, ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, e fatto perdere convinzioni e sicurezze in molti. Terreno fertile per chi martella tutti i giorni lo stato d’animo dei Laziali, cercando di sfiancare e indebolire un ambiente che mai come quest’anno è tornato ad essere unito e compatto in tutte le sue componenti.
I punti di vista e le prospettive differenti possono cambiare radicalmente un pensiero, trasmettere convinzioni o scatenare dubbi ed interrogativi. Cerchiamo nei prossimi cinque giorni, di elevarci e salire sopra la nostra cattedra, cercando di vedere la realtà dall’alto dei nostri 72 punti in classifica, ad una partita dalla fine abbiamo già eguagliato il record dei punti fatti in campionato nella stagione 1999/2000. La visuale è totalmente diversa rispetto agli scenari catastrofici che vengono descritti ogni santo giorno da chi si augura con tutto il cuore di non dover vedere entrambe le squadre della Capitale partecipare alla prossima Champions League.
Secondo qualcuno la Banda Inzaghi è cotta, è sulle ginocchia, non ha il piglio delle grandi squadre (che poi tolta la Juventus in Italia chi sarebbero le grandi squadre?!?), ha smarrito gioco e carattere, non è capace a reggere il peso delle pressioni. Far credere al cigno nero di essere un brutto anatroccolo, è da sempre l’esercizio migliore delle invidiose rane dello stagno, ma guardando semplicemente il riflesso dell’immagine sull’acqua, senza ascoltare nulla, si ha la vera dimensione della realtà.
Analizzando le ultime tre partite della Lazio nostra: Torino, Atalanta e Crotone.
La Banda Inzaghi è imbattuta da ben dieci partite di campionato, l’ultima sconfitta di questa stagione risale alla brutta serata di Salisburgo in Europa League. Nonostante gli infortuni dei calciatori più importanti che si sono sommati nell’ultimo mese, questa squadra continua a giocare e non perde mai. Una vittoria in trasferta e due pareggi contro formazioni in forma e altamente motivate. Segna sempre almeno un goal agli avversari: quattro nelle ultime tre gare, senza poter contare sulla presenza del capocannoniere del torneo. Sì, proprio quel Ciro Immobile migliore realizzatore dell’Europa League e che l’Associazione Italiana Allenatori, ha votato come giocatore dell’anno, e il 22 maggio prossimo sarà premiato a Napoli in occasione del Football Leader 2018.
Questa squadra non ha la personalità ed il piglio del grande club? Siamo l’unica formazione ad aver battuto due volte su tre la Juventus “cannibale di trofei nazionali”. Il nostro è un gruppo che dall’inizio della stagione dimostra di saper soffrire e reagire sempre. Le ultime rimonte contro i Bergamaschi ed i Calabresi, ne sono la riprova. Chi è stanco e fatica a correre, non è in grado di arginare gli avversari e riagguantarli puntualmente. Chi è in riserva e non ha più benzina nel serbatoio, non schiaccia l’avversario gli ultimi 10 minuti di gara, cercando di segnare il goal vittoria. Chi ha smarrito il proprio gioco brillante, non arriva a totalizzare 120 reti stagionali.
Nessuno mette in evidenza questi punti di vista perché fa più comodo spostare le attenzioni su temi e argomenti deprimenti e destabilizzanti.
Nessuno parla di uno stadio Olimpico sold out, con più di 55.000 Laziali pronti ad incendiare la notte finale. È meglio non caricare troppo un ambiente ritrovato e pronto a tutto pur di conquistare ciò che si merita più di ogni altra squadra.
Nessuno ricorda che in occasione della prima giornata di campionato, il 20 agosto nel deludente pareggio contro la Spal, freschi vincitori di una Supercoppa Italiana, eravamo circa 20.000 persone, nella seconda giornata dello scorso campionato le presenze erano circa 12.000, adesso nelle ultime tre giornate casalinghe di è passati gradualmente da 45.000, a 50.000, fino al tutto esaurito di domenica prossima. Questa Banda Inzaghi è riuscita nell’impresa più ardua: riconquistare l’affetto e la fiducia della sua gente, ripopolando uno Olimpico semivuoto.
La Lazio nostra contro il Crotone ha dovuto fare a meno di 6 titolari del calibro di Immobile, Luis Alberto, Parolo, Luis Felipe, Marusic e Lukaku. Nonostante le assenze, questi ragazzi hanno provato a vincere fino all’ultimo secondo. Questo gruppo quest’anno è riuscito a reggere l’urto di 54 partite ufficiali tutte giocare ad alto livello. In questa rosa ci sono alternative valide e altre sicuramente non all’altezza dei titolari più rappresentativi, ma questa squadra è riuscita sempre a giocare bene il calcio impartito dal Mister Inzaghi.
Ci siamo… siamo entrati nella settimana santa. Mancano solamente 3 giorni alla sfida più importante di questo incredibile campionato. Accada quel che accada, resterà ugualmente una fantastica stagione vissuta fino all’ultimo minuto tutti quanti insieme, da grandi protagonisti.
Inizia da oggi il conto alla rovescia…
Servirà una notte da Laziali, servirà una notte da poeti guerrieri, servirà una notte da uomini veri, servirai tu e tutta la rabbia accumulata in questi nove mesi di prepotenze e torti subiti ingiustamente, servirà la tua voglia, la tua forza, il tuo cuore… siam Laziali, duri da battere!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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