Quest’oggi Sergej Milinkovic ha risposto ad alcune domande poste dagli alunni dell’Istituto Asisium di via di Grottarossa 301.

“Per carattere voglio avere sempre ragione e quindi mi arrabbio. Non guardatemi quando lo faccio con l’arbitro! Quando un avversario mi supera mi rammarico perché significa che non ho preso il pallone. Da piccolo, una volta ho ammesso che non fosse rigore dopo che l’arbitro aveva fischiato un fallo: avevo tanti compagni in quella squadra.

Lo sport è motivazione, un amore per me. Il derby è una partita diversa dalle altre, nella quale i tifosi vengono allo stadio più carichi del solito e quindi anche noi in campo diamo di più: è una partita bella perche allo stadio c’è sempre tanta gente. Vincere la stracittadina è bello, come accaduto lo scorso anno in Coppa Italia.

Quando do il massimo e gioco bene, gli applausi dei nostri sostenitori mi rendono felice. Il mio idolo da piccolo era Ibrahimovic, perché tanti dicono che ho il carattere come lui, guardavo sempre le sue partite. Tirare un rigore in allenamento è facile, in partita invece devi avere una grande motivazione perché il pallone pesa di più”.

Successivamente, il centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Abbiamo trascorso una giornata molto piacevole con questi ragazzi, tanti di loro hanno parlato in inglese e mi fa piacere che conoscano bene la lingua; ci ha fatto molto piacere rispondere alle loro curiosità, speriamo far presto visita in un’altra scuola. Non mi aspettavo così tanto calore da questi ragazzi che, in particolare, hanno accolto con tanti applausi una mia battuta su Ibrahimovic.

Siamo pronti per le prossime partite che saranno importanti come la vita per noi, essendo utili per guadagnarci l’accesso alla prossima Champions League, speriamo di vincerle. Tanti tifosi, soprattutto nel match contro l’Inter, accorreranno allo stadio e ci aiuteranno. Noi di conseguenza ci sentiremo meglio e speriamo di renderli felici”.

Anche Dusan Basta ha risposto ad alcune curiosità degli studenti presenti all’Istituto Asisium:

“Portare il terzo tempo nel calcio? Sarebbe bello, in campo si disputano sempre delle battaglie, ma al di fuori del terreno di gioco bisognerebbe comunque assumere dei comportamenti adeguati. Non è mai bello perdere, ma bisogna voltare comunque voltare pagina perché il pallone ti offre sempre un’altra chance.

Un pareggio a volte nelle coppe può rappresentare un risultato utile, non sempre è negativo. Le persone che vengono allo stadio devono comportarsi bene, anche perché il calcio appartiene soprattutto ai bambini. I tifosi nostri in tal senso sono esemplari e, in questo modo, riescono a darci una mano. Complessivamente, però, mi auguro che la violenza possa non entrar più negli stadi. Il calcio è uno sport che si batte contro il razzismo, anche perché tutte le squadre vantano nella rosa degli stranieri: nel rettangolo di gioco ed anche fuori siamo tutti uguali. Non ho mai avuto un idolo da piccolo, ma quando ero piccolo ricordo che ammiravo Paul Gascoigne e David Beckham”.

Infine, l’intervento di Adam Marusic:

“Alla base di tutto ci sono le doti naturali e le qualità ma anche e soprattutto il rispetto per l’avversario, per i compagni e per l’arbitro. Il risultato del campo va sempre accettato, bisogna continuare sempre a lavorare per migliorarsi.

Sin da bambino il mio sogno era quello di fare il calciatore: quando una cosa la si vuole veramente, questa poi arriva. Quando ero piccolo il mio idolo era Ronaldinho!”.

A margine dell’evento, l’esterno biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:

“È stata una bellissima giornata, trascorsa in compagnia di piacevoli studenti. Speriamo di tornar presto a vivere un’esperienza simile poiché i ragazzi quest’oggi hanno posto delle bellissime domande alle quali è stato un piacere rispondere. Noi in campo dobbiamo sempre dare il massimo assumendo un atteggiamento agonistico consono al livello delle gare, ma anche quando si perde tra noi calciatori non deve mai mancare della sana sportività”.

(fonte: sslazio.it)

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