di Danilo GALDINO

“La stagione dell’amore viene e va. 
I desideri non invecchiano quasi mai con l’età. Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più. La stagione dell’amore viene e va all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà. Ne abbiamo avute di occasioni perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
 Nuove possibilità per conoscersi.
 E gli orizzonti perduti non ritornano mai.
 La stagione dell’amore tornerà…”
I grandi cantautori del XX secolo come Franco Battiato sono un po’ come i poeti delle epoche passate, trasformano versi ed emozioni in melodia, sono fonte di ispirazione e descrivono meravigliosamente sentimenti e comportamenti quotidiani.
Per molti la stagione dell’amore verso un ideale che ha gli stessi colori del cielo, viene e va. Diversi Laziali che si erano definiti disamorati, disaffezionati, delusi, nel corso delle settimane si sono riavvicinati, qualche altro ancora no, ma per tanti tanti figli del nostro stesso sentimento la stagione dell’amore terminerà il 20 maggio alle ore 23:00 e riprenderà immediatamente il 19 agosto.
Stagione dopo stagione con la Lazio nel cuore, una vita intera fatta di estrema fedeltà, orgoglioso senso d’appartenenza, straordinaria aggregazione e amore incondizionato.
“I desideri non invecchiano quasi mai con l’età…” ed infatti tra di noi ci sono fantastici poeti guerrieri con qualche ruga sul viso, i capelli d’argento e lo stesso spirito immutato del fanciullo d’un tempo.
“Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più…” infatti per tutti prima o poi arriverà il momento dei bilanci e dei rimpianti. Chi si sta privando di qualcosa di speciale come questa stagione di record frantumati e riscritti, giocando costantemente contro tutto e tutti, in campo e fuori, un domani nel giorno dei bilanci affogherà nel mare dei rimpianti per non aver partecipato.
Per i più romantici e nostalgici, questa Lazio nostra di Simone Inzaghi è un continuo richiamo al passato più bello ed emozionante. A tratti ricorda la Lazio in bianco e nero di Tommaso Maestrelli, in altre occasioni quella mai doma di Eugenio Fascetti, quando attacca e seppellisce gli avversari sotto montagne di reti assomiglia a quella di Zeman, nelle notti esaltanti vissute contro la Juventus ha rievocato la Lazio del 2000 di quel centravanti che oggi siede in panchina, per come sa barcamenarsi tra le varie difficoltà richiama alla mente la Lazio del Presidente Ugo Longo.
Il merito di questa Banda Inzaghi è che ogni volta riesce a stupire e piacere un po’ di più, in campo e fuori, ricordando solo i momenti più significativi e splendenti degli ultimi otto-nove lustri, ma questa è solo e soltanto la Lazio di Inzaghi, di Massimiliano Farris, di Fabio Ripert, di Ferruccio Cerasaro, di Angelo Peruzzi, di Igli Tare. Questa è la Lazio dove per la prima volta dopo tanti anni di attriti, dissapori e incomprensioni, finalmente squadra, società e tifosi sono uniti e affrontano tutti e tutto insieme spalla a spalla.
Perché rinunciare a tutto questo?
È la domanda più ricorrente tra di noi e che continua a non avere una risposta logica e comprensibile.
Ora che siamo entrati ufficialmente nel periodo più importante di questa stagione, con il prossimo mese che decreterà verdetti importanti: Campionato, Champions League, Europa League, Coppa Italia e retrocessioni.
È arrivato il momento in cui TUTTI insieme dobbiamo andare a prenderci ciò che desideriamo… domenica sera alle 20:45 il Torino e la domenica successiva ci sarà uno stadio Olimpico da colorare e riempire contro l’Atalanta.
L’11 dicembre 2017 è un giorno che verrà ricordato come il plateale attacco del sistema ad una squadra e un’intera tifoseria. La partita d’andata contro i granata, fu una delle giornate più scandalose a livello arbitrale degli ultimi 20 anni. L’arbitro Giacomelli quella sera decise di fermare la corsa della Banda Inzaghi con una serie di decisioni e valutazioni, a limite del ridicolo e del paradosso. Quel giorno tutto noi, uscendo furenti dall’Olimpico, comprendemmo bene che sarebbe stato veramente difficile, far parte del novero di quelle quattro squadre che parteciperanno alla prossima Champions League incassando tanti soldi. È passato un intero girone, siamo arrivati quasi alle battute conclusive di questo campionato e la Lazio nostra, nonostante tanti altri sgambetti, continua a stazionare al terzo posto in classifica. Dopo domani sera non sarà facile, perché giocheremo contro un avversario difficile conoscendo tutti il risultato delle altre dirette concorrenti ai posti che contano parecchio. Servirà la squadra vista nell’ultima trasferta vinta a Firenze, servirà conquistare la dodicesima vittoria esterna in campionato, servirà la Lazio dei Laziali…
Cambiano tanto, cambia tutto, tranne la stagione dell’amore, quella vive ogni anno momenti esaltanti che fanno palpitare forte il cuore, momenti che si custodiranno per sempre nel forziere dei ricordi, quindi continuiamo a godercela questa strepitosa stagione dell’amore
“I desideri non invecchiano quasi mai con l’età…”, e con lo stesso ardore e la forza dei nostri vent’anni, accingiamoci a dar battaglia al mondo intero. C’è qualcosa di incredibilmente bello e importante proprio la davanti a noi, a pochi passi, non smettiamo di lottare e crederci proprio ora.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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