di Fabio BELLI

Inspiegabile ma vero: Lazio sfaldata da un Salisburgo che pareva eliminato dopo il gol di Immobile, ma che ha trovato una potenza di fuoco inaspettata. Stanchezza? Supponenza? Black out? Dalla Lazio nessuno si aspettava un’eliminazione del genere, forse le parole di Parolo spiegano con l’immaturità un ko che rischia di pesare come un macigno su tutta la stagione.

FORMAZIONI – Inzaghi tiene fede alle promesse della vigilia e schiera la formazione migliore, con tanto di Milinkovic-Savic ripescato a centrocampo. Gli fa posto Felipe Anderson, mentre negli austriaci non c’è Samassekou, squalificato, a centrocampo. Al suo posto Wolf, mentre Marco Rose stavolta in attacco, al fianco di Dabbur, preferisce Hwang a Gulbrandsen.

PRIMO TEMPO IN CONTROLLO – Pronti via e dopo 4′ Hwang trova il varco centrale e sfrutta la sua velocità concludendo di prima intenzione, trovando però la pronta risposta di Strakosha. Sarà però l’unica vera occasione da gol per gli austriaci nella prima frazione di gioco. Come nel secondo tempo di Udine la Lazio controlla bene, pur lasciando molto il controllo di palla agli avversari. Qualche capovolgimento di fronte e qualche contropiede sprecato, dall’altra parte il Salisburgo fraseggia molto ma si fa vedere poco dalle parti di Strakosha. Qualche calcio d’angolo, un po’ di apprensione sul lato di basta e un colpo di testa di Caleta-Car senza troppe velleità. La grande occasione capita alla Lazio al 43′, con colpo di tacco geniale di Luis Alberto in area che libera Immobile un po’ defilato sulla sinistra, ma Walke respinge miracolosamente di piede la conclusione del centravanti ben indirizzata sul secondo palo.

SECONDO TEMPO IN CROLLO – Nella ripresa accade l’impensabile: la Lazio trova il vantaggio dopo aver mancato un’altra facile occasione con Immobile, ma il Salisburgo trova immediatamente il pari con un tiro di Dabbur deviato da Luiz Felipe. C’è ancora ampio margine, entra Felipe Anderson e in un contropiede tre contro due il brasiliano serve Luis Alberto, che tira in bocca a Walke. Incredibile quello che accade poi nel giro di 4′: conclusione di Haidara dalla lunga distanza che beffa Strakosha, quindi patatrac tra De Vrij e Radu e Hwang arriva al 3-1. La Lazio crolla definitivamente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si sbriciola e subisce di testa il 4-1 di Leiner. L’ingresso in campo di Nani non serve, su questa eliminazione la Lazio dovrà interrogarsi a lungo anche se il calendario, crudele, mette subito gli esami del derby e di Firenze di fronte a una squadra che esce dalla Red Bull Arena con le ossa rotte.

IL TABELLINO

SALISBURGO-LAZIO 4-1

Marcatori: 55′ Immobile (L), 56′ Dabbur (S), 72′ Haidara (S), 74′ Hwang (S), 76′ Lainer (S)

SALZBURG (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer; Haidara, Schlager, Berisha; Yabo (83′ Minamino); Hwang (79’Gulbrandsen), Dabbur. A disp. Stankovic, Wolf, Pongracic, Farkas, Mwepu. All. Marco Rose

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta (60′ Lukaku), Parolo, Leiva (77′ Nani), Milinkovic (69′ Felipe Anderson), Lulic; Luis Alberto, Immobile. A disp. Guerrieri, Caceres, Murgia, Caicedo. All. Simone Inzaghi

ARBITRO:  Skomina (Slovenia).

Ass: Praprotnik-Vukan. IV: Klančnik. Add: Jug-Vinčić.

NOTE. Ammoniti: 60′ Ulmer (S), 64′ Leiva (L), 65′ Luiz Felipe (L), 91′ Ramalho (S), 91′ Walke (S)

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