di Danilo GALDINO

“Se hai il coraggio di guardare la luce, imita la primavera e vai avanti verso di essa…” Le parole del ricercatore finlandese Markku Envall, sono il modo migliore per accogliere la stagione dell’anno che da sempre simboleggia la rinascita, la bellezza e la forza dirompente della natura di superare le intemperie e gli inverni più rigidi. Domani l’equinozio di primavera porterà lucentezza, calore, profumi e colori. Sarà una vera esplosione di vita, che traspirerà in ogni poro della nostra pelle, donandoci ulteriore forza, entusiasmo e voglia di affrontare tutto ciò che si pone davanti a noi. Questo bel momento però coincide con l’ennesima sosta per l’attività delle nazionali ed il conseguente stop del calcio giocato dei club, quindi come sempre si azionerà la macchina del fango per intaccare la nostra autostima e le nostre convinzioni. Qualcuno a partire da oggi farà notare che la Lazio è stanca perché ha giocato più partite di ufficiali di tutti gli altri, qualcun altro evidenzierà che negli ultimi due mesi le caselle delle partite perse e pareggiate sono aumentate in modo esponenziale, altri invece si dedicheranno alle voci del mercato: De Vrij all’Inter, Milinkovic al Real o il Psg, Nani tornerà da dove è venuto, Felipe se non rinnova il suo contratto in scadenza nel 2020 partirà questa estate o sarà un nuovo caso Biglia o Keita, tanti e tanti nomi più o meno conosciuti verranno accostati alla Lazio nostra e sbattuti davanti ai nostri occhi, qualcun altro invece si preoccuperà preventivamente di infortuni che potrebbero colpire i nostri ragazzi in giro per il mondo con le proprie nazionali. “Se hai il coraggio di guardare la luce, imita la primavera e vai avanti verso di essa…” In questi giorni servirà solo recuperare le energie fisiche e mentali per vivere il rush finale di stagione senza farci condizionare da tutto quello che verrà scritto e detto. Come il pallone smette di rotolare sul terreno di gioco, i nostri detrattori aumentano la potenza degli attacchi mediatici, cercando di scavare brecce e falle nella nostra autostima. Ormai siamo pronti e vaccinati a certe situazioni, ma è innegabile che i colpi martellanti che ci riservano dall’inizio della stagione in campo e fuori, stanno logorando e sfiancando parecchi di noi. Pensando al cambio di stagione che ci sarà domani, la speranza è che non vengano messe alle spalle solo le piogge, il freddo e la neve, ma che certe sconfitte immeritate e alcuni passi falsi, diventino solo un lontano ricordo. A partire da sabato 31 marzo alle ore 15:00 magari si tornerà a respirare la stessa aria che ci sospingeva nella partita d’andata vinta per 1-5, si tornerà a vedere una Banda Inzaghi in piena forma e straripante, si tornerà a giocare e vincere ogni tre giorni in campionato e in Europa, si tornerà a vedere un calcio pulito e con arbitraggi imparziali per tutte le squadre della serie A ed in particolare per la Lazio nostra, si tornerà ad essere quella fastidiosa spina nel fianco di chi aveva immaginato una stagione totalmente differente, si tornerà a vedere uno stadio Olimpico con 40-50.000 presenti ad ogni partita valevole per la conquista di un sogno. Chissà, forse questa speranza da qualcuno può essere considerata folle utopia, ma siamo cresciuti tutti con la voce di qualcuno nelle orecchie, che ci definiva dei folli, dei visionari, dei sognatori. La natura attraverso la primavera è in grado di risvegliare ogni forma di vita, di riattivare e far ripartire ogni cosa, magari torneranno a sbocciare anche speranze, convinzioni e certezze, magari tornerà a rifiorire anche la nostra splendida Lazio. Ho imparato a sognare, che non ero bambino, che non ero neanche un’età. C’è che ormai, che ho imparato a sognare non smetterò… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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