di Danilo GALDINO
“Molto spesso, durante la nostra esistenza, vediamo i nostri sogni delusi e i nostri desideri frustrati, ma dobbiamo continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore…”
Era il 2001 quando Paulo Coelho scrisse Il Cammino di Santiago, e in questo splendido passaggio esprimeva perfettamente quello che si vive continuamente nel corso della vita di ogni essere umano. Cresciamo con persone che ti dicono cosa è giusto fare e cosa è sbagliato, che ti vogliono imporre il loro volere e che ti giudicano continuamente, che ti scaricano addosso tutte le loro paure e debolezze. C’è chi lo fa in modo amorevole e spinto da un elevato senso di protezione come un padre e una madre, e chi invece spinto da intenti meno nobili prova a soffocare la voglia di sognare altrui seminando continuamente il seme dell’insicurezza, dell’insoddisfazione e della stanchezza.
I nostri sogni a tinte biancocelesti, non smettono mai di nascere e rinascere, prendendo sempre forme e sembianze differenti. I nostri sogni vengono concepiti durante l’estate, tra le giornate più calde e la speranza di continue novità. Vengono immaginati osservando le stelle cadenti ed esprimendo desideri sempre diversi tra loro. Cambiano gli scenari, gli avversari da incontrare, i protagonisti da sostenere, ma poi hanno sempre lo stesso epilogo: veder vincere la Lazio nostra!
Non è facile realizzare un sogno, perché per sognare e primeggiare serve resistenza alla fatica e, di fronte agli attacchi esterni, c’è bisogno di tenacia e perseveranza estrema, di una fede incrollabile e tanto e tanto coraggio.
“Molto spesso, durante la nostra esistenza, vediamo i nostri sogni delusi e i nostri desideri frustrati, ma dobbiamo continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore…”
In questi ultimi mesi, hanno provato in tutti i modi a strangolare i nostri sogni nella morsa dei condizionamenti arbitrali, molti di noi hanno iniziato a non credere più, a mollare la presa e farsi sfilare dalle mani il sogno di arrivare a conquistare traguardi inimmaginabili. Chi si lascia sopraffare, smette di lottare, credere, sperare, partecipare, e lentamente giorno dopo giorno il suo animo ribelle e sognatore muore. Tra 48 ore saremo nuovamente in campo dall’altra parte del mondo, lontano dal VAR nostrano, lontano dagli arbitri che parlano la nostra stessa lingua, lontano da tutto e tutti. La nostra Banda Inzaghi sarà sola, senza neanche uno sguardo e una voce di un figlio del nostro stesso sentimento. Dovrà affrontare un ambiente ostile, tumultuoso e sconosciuto, i ragazzi lo dovranno fare da soli e senza l’aiuto del loro popolo.
Il loro sogno di proseguire il cammino in Europa e ritrovarsi tra le otto squadre più forti dell’Europa League, passa per Kiev, passa per i piedi di Immobile, Felipe Anderson, Luis Alberto, Milinkovic Savic e di tutti gli altri componenti della Banda.
Bisognerà vincere, senza fare troppi calcoli o considerazioni di ogni genere. Vincere, lontano da Roma come è accaduto continuamente nei primi mesi della stagione. Vincere, per dare una risposta chiara e scacciare via le incertezze e le insicurezze che in tanti alimentano ogni giorno. Vincere, per essere poi riabbracciati da tanti e tanti Laziali domenica sera in occasione della partita casalinga di campionato contro il Bologna. Vincere, per ripartire…
“Molto spesso, durante la nostra esistenza, vediamo i nostri sogni delusi e i nostri desideri frustrati, ma dobbiamo continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore…”
E allora non ci resta che continuare a sognare, con la stessa intensità di quelle giornate vissute sotto le Tre Cime di Lavaredo. Lottare, credere e osare, come accade dal primo giorno, senza farci condizionare e depotenziare. Continua a sognare insieme a questa splendida squadra, sogna ragazzo sogna, non è vero ragazzo che la ragione sta sempre col più forte. Io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi ragazzo e credi solo a quel che vedi dentro, stringi i pugni ragazzo non lasciargliela vinta neanche un momento… sogna ragazzo sogna…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!