di Fabio BELLI

La solita Lazio degli ultimi tempi, un po’ sfortunata, un po’ imprecisa, vede diventare di nuovo in salita l’avventura in Europa League: e nel finale il palo colpito da Immobile grida vendetta, quasi come il gol di Dybala e i rigori contro il Milan: tre partite maledette con la speranza che il vento possa girare già a Cagliari.

FORMAZIONI – Simone Inzaghi stavolta ci va piano col turn over, ci sono sia De Vrij sia Radu in difesa, fuori Parolo a centrocampo ma ci sono Milinkovic-Savic e Lucas Leiva, Felipe Anderson appoggia Ciro Immobile in attacco. Nella Dinamo Kiev fuori il bomber Junior Moraes, a sorpresa l’unica punta di ruolo è Bedesin, con l’allenatore Katskevich forse intimorito dalla diffida del suo gioiello.

PRIMO TEMPO SOTTOTONO – Per la Lazio il primo tempo è difficile, le occasioni da gol scarseggiano al cospetto di una Dinamo Kiev chiusa e attenta a trovare l’occasione giusta per ripartire. Dusan Basta sulla destra è particolarmente vivace, al 14′ serve Felipe Anderson che non trova però la girata vincente d’un soffio, quindi il serbo arriva alla conclusione in area ma è Murgia a intercettarla, facendo sfumare una buona opportunità. Poco dopo su controcross di Lukaku è Immobile a farsi anticipare d’un soffio per il tap-in vincente, alla mezz’ora Wallace si inventa una gran palla per Milinkovic-Savic che al volo spara alto. Un po’ sottotono il serbo così come tutta la Lazio, gira meglio Felipe Anderson che costringe all’ammonizione Pivaric. Nel finale di tempo la Dinamo Kiev prova a spaventare la Lazio con un paio di ripartenze che si rivelano però poca cosa.

BOTTA E RISPOSTA – La ripresa si apre con ritmi simili al primo tempo, ma arriva un botta e risposta che scuote la partita. A sorpresa, al 6′ la Dinamo passa: centrali della Lazio un po’ fuori posizione, ottima sponda aerea di Besedin che trova l’inserimento di Tsygankov, un po’ goffo nel controllo ma maledettamente furbo nel depositare di tacco alle spalle di Strakosha. Il gol ucraino scatena però la risposta della Lazio, che al 9′ pareggia: gran palla in profondità di Felipe Anderson, perfetto il tempo di inserimento di Ciro Immobile che in diagonale non lascia scampo a Boyko per l’1-1.

FINALMENTE FELIPE – Il gol subito è stato una scossa elettrica che ha svegliato dal torpore la Lazio e alcuni dei suoi elementi migliori. Su tutti Milinkovic-Savic, che al 17′ ruba una gran palla e inventa un assist perfetto di Felipe Anderson, che scatena la sua gioia battendo Boyko. Il brasiliano potrebbe poi fare anche il bis ma viene murato dalla difesa avversaria, gli allenatori iniziano a giocarsi i cambi ma Strakosha deve salvare su Pivaric. E’ l’ingresso del bomber Junior Morais a essere però decisivo per la Lazio, con una gran botta a girare che lascia di stucco Strakosha, un eurogol che vale il 2-2 per gli ucraini al 34′. La Lazio prova il tutto per tutto, ma la grande chance arriva al 95′: spizzata di Milinkovic-Savic e Immobile scavalca Boyko, vedendo però il pallone spegnersi clamorosamente sul palo. A Kiev giovedì prossimo servirà un’impresa.

IL TABELLINO

LAZIO-DINAMO KIEV 2-2

Marcatori: 52′ Tsygankov (D), 54′ Immobile (L), 62′ Felipe Anderson (L), 79′ Moraes (D)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace (85′ Nani), de Vrij, Radu; Basta (74′ Patric), Murgia (74′ Parolo), Leiva, Milinkovic, Lukaku; Felipe Anderson, Immobile. A disp. Guerrieri, Bastos, Luis Alberto, Caicedo. All. Simone Inzaghi

DYNAMO KYIV  (4-2-3-1): Boyko; Kędziora, Burda, Kádár, Pivarić; Shaparenko (67′ Moraes), Buialsky; Tsygankov, Garmash, Morozyuk; Besedin. A disp. Rudko, Shepeliev, González, Khacheridi, Mykolenko, Alibekov. All. Aleksandr Khatskevich

ARBITRO: Ivan Kružliak (SVK).

Ass: Somolani-Hancko. IV: Mokoš. Add: Kralović-Glova.

NOTE. Ammoniti: 36′ Pivarić (D), 63′ Murgia (L), 69′ Kádár (D), 70′ Garmash (D), 71′ Milinkovic (L), 81′ Lukaku (L), 91′ Boyko (D). Espulsi: Garmash (D) al temine della sfida. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

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