di Danilo GALDINO

Sssssshhhhh… lo senti il silenzio quanto rumore fa? Nel silenzio si riescono a scorgere ogni cosa. Questa mattina chiudiamo gli occhi e proviamo ad isolarci, estraniarci e concentrarci nel suono del silenzio.
Oggi la voce gracchiante delle cornacchie che per settimane celebravano il funerale della vera grande sorpresa di questa stagione, non si sente…
Oggi il fastidioso ticchettio dei tasti premuti dalle dita di chi non ha smesso un solo giorno di scrivere articoli contro Inzaghi e le sue scelte, non si sente…
Oggi il lamento stridulo di chi ha dedicato tutte le attenzioni al caso Felipe Anderson, il caso Nani, il caso De Vrij, il caso che se li frega, non si sente…
Oggi la voce dello smargiasso Presidente dell’FCSB Gigi Becali, non si sente…
Ecco ora possiamo premere play ed iniziare a riempire le nostre orecchie, la testa ed il cuore, della musica che più ci piace ed emoziona: la Lazio nostra!!!
“Voglio andare a vincere in Europa e cantare la mia canzon’ che fa…”
Siamo tornati, la Banda è tornata, più bella, più forte, più vogliosa, più convinta e determinata di prima. Tutti hanno ripreso piena coscienza del proprio valore e di cosa possono fare.
La Banda era chiamata a recuperare un risultato di svantaggio e le veniva chiesta una prestazione da grande squadra, e tutti hanno risposto presente!!!
La Banda nella partita di andata a Bucarest agli avversari una partita di ritorno a casa nostra di un certo tipo e ha mantenuto la parola data: martellati dal primo all’ultimo minuto in ogni zona del campo. I rumeni sono stati messi all’angolo sin dal fischio iniziale e non sono mai riusciti a respirare e tirare su la testa. Solo nel primo tempo la Banda poteva stare tranquillamente 6-7 a zero, creando una mole di gioco incredibile ed una quantità di azioni da goal spropositata.
La forza della Banda la conoscevano bene in molti, sia in Italia che in Europa. Tutte le squadre che nel corso di questi mesi sono state travolte in casa ed in trasferta, da una squadra plasmata ad immagine e somiglianza del suo Mister.
La partita di lunedì sera vinta contro l’Hellas è stata la scintilla che ha riattivato tutto, quella scossa che ha scrollato di dosso tutta la pesantezza e la negatività che ci erano state messe sulla schiena.
Ciro è tornato a segnare, segnare e segnare… un’altra doppietta, un’altra tripletta e un altro pallone trofeo portato a casa. Con la tripletta di ieri sera arriva a 31 reti stagionali fatte in 31 partite ufficiali, 57 goal in 19 mesi di Lazio. Luis Alberto più avanzato o più arretrato, riesce sempre ad inventare giocate incredibili. Felipe Anderson ha superato il momento difficile ed è tornato ad incantare e fare la differenza. Lucas Leiva, Parolo e Lulic continuano ad essere forza, intelligenza tattica e carattere. De Vrij non ha risentito minimamente di tutto quello che è successo nelle ultime 72 ore e ha guidato la difesa in modo impeccabile. Ci siamo concessi addirittura il lusso di tenere a riposo in panchina quel campione di Milinkovic Savic.
La Banda è tornata ad essere quel gruppo capace di rimontare e reagire sempre, quella squadra in grado di fare 3… 4… 5… reti a chiunque.
Ora siamo tra le 16 migliori squadre dell’Europa League e tra poche ore direttamente dalle urne di Nyon, sapremo chi sarà l’avversario da affrontare agli ottavi. Questa Banda Inzaghi, sostenuta e sospinta dal suo popolo, può realizzare e superare tutto e tutti…
Non c’è tempo di gioire e festeggiare più del dovuto, perché oggi è già l’antivigilia di un altro appuntamento importante.
Next Stop: Reggio Emilia
Prossima Fermata: Sassuolo
Ora non bisogna rallentare più, bisogna continuare a correre ancor più forte e veloce, ora bisogna solamente starle accanto felici ed orgogliosi, senza nessun pianto e nessun lamento. Non ci manderanno a Reggio Emilia domenica, e allora riempiremo casa nostra mercoledì sera, per prenderci tutti insieme la quarta finale di Coppa Italia negli ultimi sei anni.
Sarà bello, duro e stimolante, affrontare le prossime tre partite tra campionato e coppa, sarà emozionante farlo come sempre spalla a spalla. Noi e loro… loro e noi… un’unica cosa, un’unica Banda!!!
La forza della Banda per forza viene fuori…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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