di Danilo GALDINO

“La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…” No, questo pensiero non è il commento di qualche giornalista sportivo, ma è dello scrittore giapponese Yukio Mishima. La vera bellezza è rappresentata da questa Banda Inzaghi, una squadra che ha acquisito la consapevolezza della propria forza, senza smarrire l’umiltà e la voglia di chi vuole realizzare qualsiasi sogno. Questo gruppo in ogni partita e su qualsiasi campo gioca con il piglio delle grandi squadre, senza mai avere timori reverenziali o farsi condizionare da stadi importanti, avversari blasonati, errori arbitrali, infortuni o qualsiasi altro agente depotenziante. Ieri sera tutta Italia ha ammirato una squadra che è andata a Milano per fare la partita e schiacciare nella propria metà campo quel Milan che 72 ore prima aveva vinto immeritatamente la partita di campionato. “La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…” Questa Lazio nostra attacca sempre e segna come nessuna altra squadra in Italia, vince quasi sempre in Italia e in Europa, ruba l’occhio anche ai più disattenti e a chi non ama i colori del cielo, e infine distrugge… sì, distrugge qualsiasi cosa: preconcetti, giudizi condizionati, pronostici sfavorevoli, avversari di ogni categoria, campagne mediatiche denigratorie e destabilizzanti, giochi di potere che la vorrebbero fuori dai posti che contano. Ieri sera è mancato solo il goal, ma l’autorevolezza di questa Lazio nostra impressiona tutti: esperti, addetti ai lavori e non. Vedi giocare questo gruppo e pensi che non c’è un solo elemento che scende in campo senza spessore e qualità. Tutti gli sportivi italiani che ieri sera hanno guardato la televisione saranno rimasti impressionati da Lucas Leiva, Milinkovic, Luis Felipe, Cáceres, Strakosha, Immobile, Luis Alberto e tutti gli altri. Chiunque entra in campo e viene chiamato in causa, dimostra il proprio valore. Il Milan si è difeso con le unghie e con i denti per strappare un pareggio nella sua casa. Grazie ai soliti poeti guerrieri biancocelesti che sono arrivati a Milano, questa squadra non si è sentita sola un solo minuto. Ora tocca a TUTTI noi… non a tanti di noi, ma a TUTTI!!! L’appuntamento del 28 febbraio per la semifinale di ritorno dovrà essere vissuto con lo stesso entusiasmo e la stessa fame che avevamo quel 29 aprile del 1998. Chi era presente quella sera sa benissimo che quella partita la vincemmo noi sugli spalti, che trascinammo di peso la Lazio nostra in una rimonta incredibile. Quel giorno davanti a noi c’era il Milan, quel giorno c’era in palio sempre una Coppa Italia, quel giorno si rincorreva la prima vittoria dopo 40 anni dalla prima e unica Coppa Nazionale vinta nel 1958, quel giorno ad ogni nostra rete i piloni di cemento armato dell’Olimpico tremarono, quel giorno eravamo 70.000 indemoniati pronti a tutto pur di conquistare quella Finale, quel giorno cambiammo la storia di una società e una tifoseria, perché da quel giorno iniziammo a vincere, vincere, vincere ancora, senza più smettere… Ogni Laziale, oggi, non dovrebbe pensare alla prova non esaltante di Felipe Anderson, o alle occasioni mancate sotto porta da Ciro Immobile. Oggi ogni Laziale dovrebbe farsi una sola domanda: “Ma quando escono i biglietti per il ritorno di mercoledì 28?!?” Per conquistare la Finale, servirà la stessa fame di quel 29 aprile, servirà la stessa determinazione di quella notte, servirà lo stesso Olimpico di quell’indimenticabile giorno… Jugovic, Gottardi, Nesta, per una notte saranno Lucas Leiva, Luis Alberto e De Vrij… servirai tu, servirò io, serviremo tutti!!! “La vera bellezza è qualcosa che attacca, vince, ruba, e infine distrugge…” La vera bellezza è tutta racchiusa in questa squadra, che incarna i nostri sogni più belli. La prestazione di ieri ci lascia credere che il meglio deve ancora venire… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.