Fabio Argentini è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, per presentare il suo nuovo libro: “Il nostro teatro dei sogni – La grande storia dello Stadio Olimpico.

Nel libro ci sono oltre 80 interviste che raccontano la storia dello Stadio Olimpico non solo nello sport, ma anche nella musica e in tutti gli eventi che si sono svolti nell’impianto. In copertina c’è uno scatto dalla serata “Di Padre in Figlio” di due anni fa. La storia dello Stadio Olimpico è una storia che andava raccontata, perché viaggia in parallelo con la storia dello sport a Roma. L’Olimpico ha raccontato sentimenti, emozioni, storie, partite, momenti belli e brutti ma che fanno parte di un enorme leggenda. E’ un impianto che nasce nel 1932 e che è praticamente un invaso d’erba, poi nel 1937 nasce il primo anello, che possiamo rivedere nel parterre della tribuna Tevere. Il vecchio Olimpico, in marmo e travertino, nasce per le Olimpiadi del 1960.

La storia dell’Olimpico non era mai stata raccontata. E’ legata a tanti ricordi, per me era un po’ come un Oasi: c’è una parte malinconica perché il Foro Italico doveva essere dieci volte più grande di quanto era, una vera città dello sport che prevedeva persino una deviazione del Tevere con i giochi d’acqua, e la Guerra purtroppo fermò tutto. L’Olimpico poi per me è stata una seconda casa, tutti siamo più o meno uniti dagli stessi ricordi, lo spettacolo di veder schiudersi lo spettacolo dello Stadio dopo aver percorso per la prima volta quei gradoni. E ci sono stati tanti altri eventi storici: non tutti sanno che il primo concerto al Foro Italico fu quello di Frank Sinatra nel 1945 per le truppe americane a Roma.

Un’altra grande prima volta per lo stadio Olimpico riguarda proprio la Lazio: la Coppa Italia del 1958, vinta in finale contro la Fiorentina, è il primo trofeo assegnato all’Olimpico. Tra l’altro fu quella l’occasione in cui venne istituita la coccarda tricolore.

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