Gigi Simoni, nel giorno del suo compleanno, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air:
“La Lazio è stato uno dei pochi posti in cui non ho vinto ma dove mi hanno voluto più bene, e per questo l’ambiente mi è rimasto nel cuore.”
Qual è l’aspetto di questa Lazio che le piace di più? “Mi colpisce che la Lazio sta facendo un grande campionato giocando benissimo, pur non avendo le credenziali di altre squadre che erano state molto esaltate durante il mercato estivo. La Lazio ha fatto acquisti dettati dal buon senso ed ora gioca molto bene, fa tanti gol e sfrutta la grande forza del suo allenatore.”
Dove può arrivare la Lazio da qui a fine stagione? “Il campionato è difficile perché i valori importanti non mancano agli avversari, ma la Lazio è una squadra che regala fiducia, sa come giocare e come perseguire i propri obiettivi. Ottenere almeno il quarto posto sarebbe un grande risultato, la Lazio è una squadra che è bella da vedere, mi diverto molto a guardarla in televisione. Gli acquisti della Lazio si stanno rivelando importantissimi, tutti sanno rendere al meglio ed apportare un contributo alla squadra.”
Come vede le concorrenti della Lazio nella corsa alla Champions? “L’Inter da tempo rincorre un salto di qualità mancato negli ultimi anni. Sono squadre che hanno speso tanto e cambiato diversi allenatori, ma non sembrano trovare pace. La Lazio al momento mi sembra più concreta e capace alla lunga di perseguire un obiettivo.”
Sulla corsa alla vetta: “Il Napoli è una grande realtà, gioca bene e ha un allenatore molto valido. Avendo allenato anche gli azzurri, mi piacerebbe vederli raccogliere i frutti di quanto seminato. La Juventus ha già vinto per sei anni di fila, di certo è la più importante realtà del calcio italiano degli ultimi anni.”
Avendone allenato uno, è possibile fare un paragone tra i due Ronaldo? “Il “mio” Ronaldo è stato frenato da tanti problemi fisici, che Cristiano invece non ha avuto potendosi esprimere al meglio in tutta la sua carriera. Sono giocatori che vanno messi alla pari come anche Leo Messi, poi ci possono essere le preferenze personali. Ronaldo “fenomeno” era un giocatore unico perché abbinava potenza fisica e tecnica come raramente si è visto nel calcio, Cristiano ha avuto però una continuità che gli ha permesso di raggiungere numeri che il brasiliano non è riuscito ad ottenere. Personalmente però penso che, avendolo allenato, il “mio” Ronaldo non ha rivali.”