di Danilo GALDINO

“Se c’è una bella al mondo, sei più bella tu… Se c’è chi è troppo bella, tu lo sei di più… Se qui davanti a me e non mi sembra vero, accidenti come sei bella…” Una Lazio nostra così bella, forte e travolgente, non si vedeva da vent’anni. Era la Lazio di Inzaghi allora, è la Lazio di Inzaghi oggi, una squadra che nonostante mesi in cui infortuni ed errori arbitrali hanno provato a frenarla, continua a vincere, segna tanto e si prende prepotentemente il terzo posto con una partita in meno da recuperare mercoledì alle 18:30 contro l’Udinese che ha pareggiato contro la Spal. In Italia nessuno segna come la Lazio: sei, cinque, quattro goal a partita… questa squadra manda in rete tutti, continuando così prima del termine della stagione troveremo sul tabellino dei marcatori anche il nome di Maurizio Manzini. Anche la bestia nera Chievo Verona ed un tabù che negli ultimi 15 precedenti in casa nostra, ci aveva visti vincitori solamente 3 volte, è stato superato con la forza delle grandi. Questa squadra sa soffrire, sa recuperare gli errori commessi, supera il fastidio che toglie dalla gara il capocannoniere della serie A, ha ancora ampi margini di crescita, può contare in questa seconda parte della stagione su campioni come Nani, Felipe Anderson e Cáceres, gioca in casa e in trasferta con lo stesso piglio e la stessa disinvoltura. Nella storia della Lazio nelle prime 20 partite di campionato non si erano mai siglate 53 reti, in Europa hanno segnato più di noi solamente il City, il PSG e il Barcellona. “Se c’è una bella al mondo, sei più bella tu… Se c’è chi è troppo bella, tu lo sei di più…” I disamorati che fino a qualche mese fa continuava a parlare di rosa corta, hanno dovuto issare bandiera bianca, davanti ai cambi che fatti ieri dal Mister Inzaghi: Felipe Anderson, Lukaku, Nani. La classifica recita un LAZIO punti 43 con una partita in meno, l’Inter punti 43 ma non vince una partita da 50 giorni, gli Altri punti 40 con una partita in meno e con l’ultima vittoria in campionato datata 16 dicembre 2017. “Sei più bella che in un sogno, quasi non mi sembra vero, sei la mia metà del cielo…” Questa estate osservando il cielo sotto le Tre Cime di Lavaredo, neanche l’ottimista più estremo poteva immaginare tutto questo, ogni giorno che passa tutto diventa più bello, più esaltante e più emozionante. Ora non possiamo crogiolarci troppo sulla goleada che ha spazzato via i clivensi, perché oggi è già antivigilia del delicato recupero contro i friulani. Sarà una partita ricca di insidie, strategicamente posizionata in un giorno della settimana feriale lavorativo, in un orario che limiterà l’afflusso allo stadio della stragrande maggioranza dei Laziali, lontano da tanti occhi potrebbero nascondersi diversi trappoloni. Servirà un’altra prestazione da Banda Inzaghi e da poeti guerrieri biancocelesti, servirà la forza e la rabbia propositiva vista dal 13 agosto ad oggi per conquistare un terzo posto in solitario e mettere ulteriori punti tra noi e le dirette concorrenti alla corsa Champions League. È sempre bello essere Laziali, ma in questo periodo lo è ancor di più, quant’è bello esse Laziali, me vojo ‘mbriacà, all’altri c’è rimasto solo che da rosicà, non ce n’è più pe’ nessuno, co’ sta Lazio mia, che quando gioca è come na poesia… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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