di Danilo GALDINO

“Chi viaggia ha scelto come mestiere quello del vento…”
Lo scrittore torinese Fabrizio Caramagna spiega in modo altamente poetico ciò che rende un poeta guerriero biancoceleste ingovernabile, inarrestabile e immortale.
Ogni volta un nuovo viaggio da affrontare in nome dell’amore e di quel sentimento che ci rende tutti figli e fratelli. Non esiste nulla al mondo in grado di arginare la potenza del vento.
Il vento nasce libero e vive liberamente, può rigenerare e portare freschezza ad ambienti e persone, il vento è trascinante e raddoppia la forza e la velocità di chi viene sospinto, il vento supera ostacoli, barriere e distanze, il vento spazza via tutto ciò che trova sulla sua strada, il vento veicola a proprio piacimento tutto ciò che vuole e con un battito di ciglia e ad altissima velocità può recapitare un bacio o una carezza a centinaia di chilometri di distanza.
Noi siamo il vento… e nessuno può fermare il vento!!!
Next stop: Genova blucerchiata
Prossima fermata: Stadio Marassi
Tra poco il nostro viaggio ci porterà a vivere un’altra giornata speciale, fatta di fratellanza, di passione estrema e gioia dell’essere la rappresentazione dei sogni più belli di tutti gli altri.
La Banda Inzaghi dal 27 agosto scorso, a partire dalla prima trasferta giocata e vinta al Bentegodi di Verona contro il Chievo, è sempre stata corsara lontano dall’Olimpico: Genoa, Hellas Verona, Juventus, Bologna, Benevento.
Tutti sono stati travolti dalla forza dirompente di questa squadra di Laziali.
Vincere per continuare a vivere una stagione da protagonisti e non da anonimi comprimari. Vincere e continuare a viaggiare su e giù per lo stivale e fuori dai confini italici, continuando a vivere magiche notti sotto i cieli stellati di tutto il vecchio continente. Vincere per riagguantare chi ci precede e distanziare ancor di più chi prova ad inseguirci. Superare la squadra di Giampaolo non sarà affatto semplice, perché i doriani in casa hanno sempre vinto e la loro attuale classifica permetterà loro di giocare senza troppe pressioni psicologiche addosso. Non sarà facile perché non è mai facile espugnare un campo in trasferta e storicamente questa città non ci ha mai regalato nulla. Servirà tanta rabbia e sana cattiveria sportiva, quella che è mancata in alcuni frangenti delle ultime due partite. Osservando le altre squadre e confrontandole con la nostra, siamo tanto orgogliosi e felici. Noi non abbiamo un gruppo di giovani imbellettati, con le sopracciglia ben curate, le creste, le crestine ed i capelli impomatati. Di calciatori così non ce ne facciamo nulla, perché il rettangolo verde non è una discoteca o una passerella per sfilare, ma una vera arena dove comportarsi da Laziali con la filigrana. Servirà la volontà e la tenacia dei soliti poeti guerrieri, che attraverseranno 1000 chilometri tra andata e ritorno di domenica sera, solo per andare a prendersi 3 punti importantissimi.
“Chi viaggia ha scelto come mestiere quello del vento…”.
Serviranno gli occhi dei vincenti, dove all’interno dell’iride arde la fiamma del sacro furor. Serviranno gli occhi della tigre… gli occhi che da sempre contraddistinguono i Laziali.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio.. Avanti Laziali!

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