di Fabio BELLI

Antonio Filippini è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Cosa differenzia la Lazio di Simone Inzaghi dalle altre squadre? “La Lazio rispetto agli altri club è una squadra molto unita, si vede chiaramente l’unione di intenti del collettivo. Con questo obiettivo si raggiungono dei traguardi importanti, la Lazio sta dimostrando di essere una grande squadra non da oggi, ma da un anno e mezzo.”

Luis Alberto è uno dei giocatori che sta spostando gli equilibri, per caratteristiche ce ne sono pochi come lui nel campionato italiano: “In effetti è un giocatore che sa regalare quel qualcosa in più alla Lazio, pur giocando tra le linee sa farsi trovare in diverse posizioni, sempre smarcato. Detto questo, c’è un impianto di gioco talmente preciso che ogni suo movimento riesce ad essere valorizzato.”

Dopo un inizio di stagione strepitoso, Immobile non è stato esente da critiche, probabilmente ingenerose, in Nazionale… “Il derby è un appuntamento che capita al momento giusto per Immobile, sicuramente sarà deluso per l’eliminazione dai Mondiali, ma si tratta di una partita che può essere affrontata nel giusto modo, senza farsi influenzare dalla recente delusione.”

Come dovrà affrontare il derby la Lazio? “Dovrà sfruttare sicuramente il possesso palla, quando gli avversari saranno più aggressivi bisognerà fare pressing sia sulla prima punta, ovvero Dzeko, e sugli esterni, perché disinnescare i loro tre attaccanti sarebbe la chiave per vincere la partita.”

E chi potrebbe essere il protagonista della partita? “Secondo me Ciro Immobile, proprio per la sua voglia di riscattarsi subito dopo la delusione patita in Nazionale.”

Su Milinkovic-Savic e Lucas Leiva: “Si tratta di due giocatori che trovano nella qualità tecnica e nella corsa grandi doti, oltre a saper giocar bene con la palla sono bravi in fase di non possesso, sanno contrastare gli avversari e ripartire nel momento giusto.”

Di chi sono le responsabilità della debacle della Nazionale? “La mia idea è che la qualità rispetto alle altre Nazionali è calata considerevolmente. La Svezia è una squadra forte nel compattare i reparti, per far saltare questo tipo di gioco serviva una qualità di cui l’Italia in questo momento è sprovvista. E’ anche vero che giocatori come Insigne giocano con moduli diversi nei propri club, elementi che possono fare la differenza dal punto di vista della qualità non sono stati messi in condizione di rendere al meglio.”

Quale sarà la squadra favorita? “Secondo me la Germania, per come ha saputo gestire in questi anni il suo movimento calcistico. E’ una Nazionale che per giocatori titolari e ricambi è quella che può vincere il Mondiale.”