di Danilo GALDINO

Alcune domande non hanno risposte, questo è ciò che in tanti asseriscono, ma molti altri che non si fermano in superficie e si fanno guidare dalla curiosità e dalla fame di sapere, rispondono che a tutto c’è un perché. A circa 80 ore dalla partita che un po’ tutti dicono di aspettare dal giorno in cui sono stati stilati i calendari della stagione 2017/18, ci sono alcune domande che affiorano e che apparentemente non hanno una risposta.

Perché ad oggi ci sono ancora quasi 3.000 biglietti disponibili per noi Laziali nel distinto Nord Est? Perché in un momento così bello ed importante per tutti noi, c’è ancora qualcuno che nicchia e tentenna? Perché non si vive in modo trepidante una partita come questa? Un match stimolante che ci mette davanti al nostro eterno avversario. Uno scontro d’alta quota che vede 2 squadre con una partita da recuperare e a soli 4-5 punti dalla vetta della classifica. È una strana sensazione quella che si vive assistendo a situazioni paradossali che per nostra sfortuna non cambieranno mai. Tante, troppe persone, dopo aver snobbato l’intero cammino della Lazio nostra nella scorsa Coppa Italia e nel campionato passato, ancora non si sono ravvedute e convinte pienamente sulla forza ed il valore tecnico e morale di questo gruppo. Una squadra che, dal 13 agosto ad oggi, ha dimostrato di saper solo vincere, senza mai lamentarsi e superando mille difficoltà.

Forse chi ancora non ha risposto presente all’appuntamento di sabato alle ore 18:00, sono gli stessi che la scorsa stagione speravano di perdere i quarti di finale di Coppa Italia contro l’Inter, per scongiurare i quattro derby in un anno. Gli stessi che subito dopo si sono catapultati ad acquistare un tagliando per assistere alla finale persa contro la Juventus. Gli stessi che poi ci hanno schernito da vari luoghi di villeggiatura, mentre in pieno agosto provavamo ad invertire un pronostico che ci vedeva sfavoriti in Supercoppa Italiana e realizzare una vera impresa sportiva. Sono gli stessi che riempiono le proprie bacheche dei social network di sfottò nei confronti dell’altra squadra della Capitale, pubblicano continuamente foto delle meravigliose scenografie realizzate dalla Curva Nord, di striscioni più o meno goliardici esposti durante i derby, di episodi salienti che contraddistinguono e caratterizzano una stracittadina.

Perché allora non esserci e viverle in prima persona certe emozioni? Perché nel momento del confronto con l’avversario con cui si condivide mattina e sera la città, puntualmente sono assenti? Nessuno può permettersi di sindacare o giudicare su come viene vissuto un amore e una fede, perché il sentimento è qualcosa di personale ed estremamente intimo, ma alcuni atteggiamenti rientrano nella sfera del paradosso. Sabato alle ore 18:00 c’è un derby e, per una sfida del genere, da sempre non esiste nessun motivo valido e concepibile per non essere presente a difesa del proprio amore e del proprio popolo. Non servono appelli o inviti, quando arrivano appuntamenti così importanti. Ognuno di noi dovrebbe sapere da solo cosa bisogna fare, ma anche oggi, come sempre, il mio personalissimo pensiero va a tutti quei figli del nostro stesso sentimento che non tradiscono mai, che ci sono sempre, che non si nascondono, non spariscono o tantomeno scappano davanti ai pericoli. Il rispetto, la stima, l’ammirazione e la gratitudine va a te, che ora ti stai preparando per continuare a sostenere e a caricare da vicino la Banda Inzaghi. A te, che ti stai preparando per essere presente e protagonista come sempre: prima, durante e dopo l’incontro. A te che ti farai trovare sempre e per sempre dalla stessa parte… Oggi come ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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