Stasera si gioca, la prossima settimana in campo soltanto Bayern-Chelsea e le partite di Europa League che possono svolgersi in sicurezza. Poi deciderà l’Europa.

Oggi a Nyon si sono svolte due riunioni. Una interna, l’altra tra l’Uefa e le top leghe europee. Infine, è partito un comunicato che è la conferma della gravità della situazione ma anche della volontà di risolvere tutto collettivamente. Tanti interessi in gioco, anche divergenti. Così l’Uefa ha invitato i rappresentanti delle 55 federazioni, il board dell’Eca, le Leghe europee e rappresentanti FifPro (i calciatori) a un meeting in videoconferenza il 17 marzo. In agenda: coppe ed Europeo.

Oggi l’Europa League si gioca lo stesso, quattro gare a porte chiuse, due “aperte”, le squadre sono già nelle sedi. Il ritorno di Champions salta “di fatto” il 17/18 marzo: considerando che Juve e Real non possono per quarantena, e che il Napoli non può viaggiare in Spagna, si disputerà solo Bayern-Chelsea. Ma la data cruciale – la partita vera – è quella del 17, quando tutti gli stakeholder del calcio diranno quello che pensano e che vogliono fare. Decidendo le priorità di interessi e cosa sacrificare. E ponendo le basi per una decisione sul prosieguo (o meno) delle coppe e sulle date dell’Euro 2020

(fonte: gazzetta.it)

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