di Danilo GALDINO (foto © Antonio FRAIOLI)

Seneca spiegò che: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.
Il filosofo romano con questo suo pensiero illuminante, tanto e tanto tempo fa mise in grossa difficoltà tutti coloro che cercavano dietro le parole fortuna e sfortuna un mare di alibi e giustificazioni, per nascondere le mancanze, le colpe, le negligenze e gli insuccessi personali.
Dopo secoli e secoli, quel concetto sortisce sempre lo stesso effetto, perché quando si materializza un’occasione giusta per fare qualcosa di interessante e importante, non ci si può nascondere davanti ad un’opportunità.
La parola “opportunità” deriva dalla locuzione latina “ob portum”, verso il porto, che si riferisce ad un vento favorevole che permette alle navi di entrare in sicurezza nel porto. Ecco, tutti noi dovremmo pensare all’opportunità come a qualcosa di somigliante al buon vento che soffia sulla nostra strada, a quel soffio di forza ed energia che può riempire le vele e spingerci più forte di tutto e tutti.
Il recupero della partita di domani sera contro l’Hellas Verona è un’opportunità che potrebbe dare l’ennesima svolta stagionale alla nostra Banda inzaghi. Non sono solamente tre punti che ci catapulterebbero al secondo posto in classifica scavalcando anche l’Inter di Conte, ma l’ennesimo segnale da lanciare a tutta l’Italia pallonara con un significato ben chiaro: “Noi ci siamo e non abbiamo nessuna intenzione di fermare la nostra corsa!”
Partendo dal presupposto che il traguardo dichiarato da tutti questa estate è la qualificazione in Champions League che manca da troppo tempo, non bisogna cadere nella trappola dei nostri tanti detrattori, che proveranno a ridimensionare una stagione incredibile sotto tutti i punti di vista.
Quando il 24 maggio attraccheremo al nostro porto, non bisognerà dimenticare tutto quello che ci ha regalato questo straordinario viaggio: l’ennesimo trofeo vinto contro la Juventus, tutti i record storici conquistati ed i vari tabù infranti, le tante vittorie che ci hanno riempito il cuore di orgoglio e gioia.
Questa squadra puntava al quarto posto e domani sera potrebbe ritrovarsi al secondo posto a tallonare la corazzata bianconera, ma soprattutto a ben 13 punti di vantaggio dal quarto posto Champions. Anche se alle ore 23:30 non fosse così, non servirà drammatizzare, perché la nostra principale vittoria è aver scombinato i piani di tanti, aver fatto saltare in aria i pronostici di tutti, aver costretto ogni singolo tifoso e addetto ai lavori a parlare di noi, accostandoci a squadre multimilionarie come le Juventus e l’Inter.
Domani sarà una notte importante, l’ennesima di questa stagione da vivere con l’aquila sul cuore accanto ai nostri ragazzi.
Una serata di gala dove non è richiesta la giacca e la cravatta per partecipare, ma tanto coraggio e determinazione. Sentiamo continuamente Laziali che da agosto a luglio, non fanno altro che ripetere la parola Champions League, che chiedono continuamente di confrontarsi con le squadre più forti e titolate d’Europa, poi nel momento in cui si palesa questa opportunità, spariscono e si nascondono. Per una partita così delicata e importante, servirebbe uno stadio Olimpico stracolmo.
È sempre più strano e indecifrabile quello che sta accadendo da molto tempo a certi Laziali, chiedono, pretendono, sbraitano e si lamentano continuamente, senza però dare nulla in cambio. Il primo dogma imprescindibile di un tifoso o più precisamente di un innamorato, è dare con tutto il cuore senza nulla a pretendere, senza rimorsi o rimpianti, ma in troppi si sono dimenticati questo fondamentale passaggio. Vengono chiesti i campioni da 40, 60, 100 milioni di euro, è nel momento che ce li abbiamo in rosa non li vanno ad ammirare e sostenere. Vengono chieste sfide importanti per traguardi d’alto livello, e nel momento che arrivano non si partecipa. Si sente ancora sulla bocca di qualcuno la parola “mediocrità”, ma la maggior parte delle persone che la pronunciano, sono le prime a vivere e comportarsi mediocremente.
“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.
L’opportunità è comparsa nuovamente davanti a noi, adesso sta nel nostro talento e nella nostra voglia di osare.
Bisogna cogliere un’opportunità e trasformarla in occasione, serviranno cori e non parole, servirà l’azione e non i buoni propositi, servirà il sostegno estremo e non le chiacchiere inconsistenti da social e da bar.
Scriveremo noi con le nostre mani il destino di questa stagione… ora tocca a te, tocca a te, tocca a te… a TUTTI NOI!
C’è chi corre e chi fa correre, e c’è chi non lo sa. Io so solo che, quando tocca a te, tocca a te…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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