di Danilo GALDINO

C’è una sottilissima linea invisibile che divide la realtà dai sogni, è quel confine dove solo i più forti e gli audaci si spingono, quelli che alle critiche pretestuose, i lamenti deprimenti e agli ululati di frustrazione, rispondono da sempre: “Me ne frego… Me ne frego, è il nostro motto!”.
Chi ha l’incoscienza di non cedere mai alla paura, corre verso il suo destino senza voltarsi mai indietro, senza sentirsi troppo piccolo e inadeguato al cospetto di qualcosa di apparentemente troppo grande e insuperabile.
In Italia esiste una monarchia assoluta, dove la Vecchia Signora del calcio detta legge, spazzando via tutti gli avversari che provano a contrastarla, spesso mortificandoli e umiliandoli. La Juventus attraverso il suo strapotere tecnico, economico e politico, comanda e vince senza sosta, schiaccia tutti e tutto da otto anni ininterrottamente.
Sicuramente tra trent’anni i libri di storia parleranno di questa super squadra composta da tanti grandi campioni, capace di vincere scudetti e coppe, come mai nessuno era riuscito prima.
Su quei libri di storia, però ci sarà un importante capitolo, che verrà ricordato e tramandato di padre in figlio, pagine che narreranno di una Banda di indomiti poeti guerrieri biancocelesti guidati da un Mister tifoso della propria squadra del cuore, capaci di trasformarsi puntualmente nella bestia nera di questa invincibile armata zebrata.
Negli ultimi due anni, nessuno come la Banda Inzaghi è riuscito a far diventare umani dei giganti del calibro di Cristiano Ronaldo e compagni. Quattro volte sconfitti e battuti meritatamente: nell’inviolabile Stadium di Torino, nella sfida del 7 dicembre scorso vinta per 3-1 e per ben due volte in una finale di Supercoppa.
Sotto gli occhi di mezzo mondo, ieri la Banda a Inzaghi ha scritto l’ennesima pagina di storia, in un paese straniero lontano da casa nostra, in uno stadio che incitava a gran voce Cristiano Ronaldo e la Juventus, ha giocato la quarta finale negli ultimi tre anni e la diciannovesima finale negli ultimi ventuno anni.
Tutti i tifosi e le tifose saudite, aspettavano i colpi di Cristiano, di Higuain e Dybala, ma invece sono rimasti stregati dalle giocate di Luis Alberto, di Senad Lulic e Danilo Cataldi…
Ogni volta che lo spagnolo vede bianconero, si accende e diventa un Mago incontrastabile. Ogni volta che Lulic segna in una finale, la memoria di tutti torna immediatamente al 71’ minuto più importante della storia calcistica romana…* stavolta però è arrivato con 60” di ritardo sulla tabella di marcia…
Ogni volta che un giovane Laziale cresciuto nel vivaio della Lazio nostra, incontra la Juventus in finale, decide di chiudere l’incontro segnando nei secondi finali il terzo goal della definitiva vittoria…
Nessuno come noi, nessuno è mai riuscito nel giro di 15 giorni a rifilare sei reti alla difesa bianconera, nessuno è mai riuscito a rispedire Cristiano Ronaldo e soci a casa con due bei 3-1 sulla schiena.
Il primo trofeo della stagione 2019/2020 lo ha vinto la Lazio nostra, e tutti anche per quest’anno dovranno leggere sull’albo d’oro il nome che rappresenta la squadra più antica e titolata della Capitale… ssssshhhh… e zitti!
Con la vittoria di ieri la Lazio nostra consolida la quarta piazza come squadra più vincente d’Italia, con la vittoria di ieri chi parlava di Ferrari senza benzina e di mediocrità masticherà amaro, un po’ come chi non vince da 11 anni e continua a vedè festeggiá i soliti Laziali…
Con la vittoria di ieri sera la S.S.Lazio conquista la sua quinta Supercoppa italiana raggiungendo l’Inter, ed insieme alle sette Coppe Italia, i due scudetti che a breve potrebbero diventare tre… la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea, sono 16 trofei o forse 17…
Con la vittoria di ieri sera in Arabia Saudita il 2019 della Banda Inzaghi, si conclude con un solitario terzo posto in classifica, con la vittoria di 2 trofei nazionali e una serie di tabù infranti e record conseguiti.
Chissà se qualcuno starà ancora aspettando la fine di Cagliari-Lazio o nel frattempo sarà andato a fissare un appuntamento da un analista bravo?!?
Chissà se chi dopo aver tifato Juventus, Atalanta e ancora Juventus, starà ancora imprecando e bestemmiando disperato?!?
Chissà se chi dice di non pensare mai a noi, avrà smesso de zagajà e guardà de nascosto la tv?!?
Chissà quanti amici e parenti, quest’anno si daranno malati per non affrontare il cenone o la tombolata di famiglia con voi Laziali felici…
Da oggi e per i prossimi mille anni, si parlerà della Banda Inzaghi, si ricorderanno i nomi di tutti i protagonisti che hanno reso possibile tutto questo.
“Noi siamo i campioni amici miei e continueremo a combattere fino alla fine. Noi siamo i campioni, noi siamo i campioni e non c’è tempo per i perdenti, perché noi siamo i campioni, noi siamo i supercampioni…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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