Giancarlo Padovan, giornalista, scrittore e opinionista di Sportitalia e Calciomercato.com è intervenuto sui 101.3 di Radio Centro Suono nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

La Juventus a Genova mi ha fatto un’impressione contraddittoria come sempre da quando c’è Sarri in panchina. dal tecnico ci si aspettava un altro tipo di gioco: nel primo tempo la Juventus ha giocato una buona partita e il tridente puro ha funzionato, poi ha pensato a gestire la partita e nel finale ha anche rischiato, lasciando l’iniziativa alla Sampdoria che è stata pericolosa in almeno un paio di circostanze, tenendo il pallone e a tratti quasi schiacciando la Juve. Questo è il sintomo di una squadra che è stanca oppure, come penso io, quando il tridente puro viene meno diventa più prevedibile. Credo che i bianconeri arrivino all’appuntamento della Supercoppa bene ma non benissimo, soprattutto a causa di questa tendenza di lasciare l’iniziativa all’avversario: un conto è farlo contro la Sampdoria, un conto è farlo, come si è visto in campionato, contro la Lazio.

Il risultato e la prestazione di due sabati fa della Lazio contano e condizionano la partita di Riyad. Non so se sarà la stessa partita ma di sicuro la Lazio gioca un calcio europeo, un calcio d’attacco. Magari Lucas Leiva a centrocampo ha compiti maggiormente protettivi ma in assoluto è la squadra più d’attacco d’Italia e questo si vede sempre, soprattutto nell’ultima striscia di 8 vittorie consecutive e nel numero dei gol realizzati. Credo che la Juve debba temere molto questa Lazio perché l’ha già battuta e perché la Lazio ha uomini come Luis Alberto bravi a scombinare il gioco avversario muovendosi tra le linee.

Credo che la posizione di Milinkovic-Savic sia quella di “tuttocampista”, come lo definiva Allegri. Ha tante capacità, può essere un centrocampista atipico che ricopre diverse posizioni in campo. A Cagliari è stato sicuramente prezioso per la quantità di giocate e di duelli che ha vinto, se abbini forza e qualità diventi un giocatore determinante. Io lo ritengo sempre un centrocampista offensivo ma il ruolo attuale forse è il più giusto per lui, perché partendo un pochino da dietro, avendo una grande resistenza fisica, è in grado di spaccare le partite.

Credo che la Juventus giocherà più coperta ma c’è un fatto che non può sfuggire: cioè che sia Bernardeschi, che di solito è il prediletto per il ruolo di trequartista, sia Ramsey non sono nella forma migliore. Per cui mi lascio un 20% di possibilità che la Juve possa giocare col tridente puro con Higuain, Dybala e Ronaldo. Credo comunque che Dybala sarà protagonista come Immobile, due giocatori che vedono la porta con continuità. Bisognerà capire però in quale ruolo l’argentino giocherà: accanto a Cristiano Ronaldo sarà sicuramente più pericoloso in area di rigore, mentre da trequartista proverà ad essere decisivo come rifinitore.

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