di Danilo GALDINO

Marco Aurelio spiegò che: “Il modo migliore per difendersi da un nemico è di non comportarsi come lui…”
Ogni giorno siamo costretti a levare in alto gli scudi a difesa del nostro amore più grande, perché gli attacchi mediatici destabilizzanti in questa città sono costanti e mirati da sempre. Tutto questo ci infastidisce, ma non ci deve indebolire più di tanto, perché sappiamo bene chi li scaglia ed il motivo per cui lo fa.
Ormai come un film visto e rivisto, sappiamo bene che nel momento in cui la Lazio corre veloce e si mette alle spalle sempre più avversari, la macchina del fango e delle notizie destabilizzanti lavora a pieno regime.
Nel corso degli ultimi anni si sono scagliati ferocemente contro il nostro popolo tutti. Sì, proprio tutti… dal Presidente della Repubblica, al Sindaco di Roma, passando per politici di ogni corrente e partito, esponenti di potenti comunità, opinionisti, cantanti, attori, blogger, pseudo cuochi, influencer, ex escort, ballerine, nani, giornalisti di ogni genere, programmi tv di inchiesta e approfondimenti o di semplice gossip. Tutto il circo mediatico scatta in piedi e si esibisce appena si può e si deve colpire una tifoseria da sempre scomoda e mal digerita come quella Laziale.
Non dobbiamo permettere al tempo, di cancellare dalla nostra memoria tutto ciò che è stato scritto, detto e vomitato su di noi: razzisti, sessisti, violenti, stupratori, ignoranti, pericolosi e chi più ne ha più ne metta senza esitare.
Negli ultimi anni tutti hanno cercato un riflesso di luce dei riflettori, per mettersi puntualmente in mostra, puntando l’indice contro i Laziali, spostando sapientemente il tiro verso tematiche che direttamente, o indirettamente portassero giovamento alle loro varie cause e ai loro interessi personali.
Frenare in tutti i modi, possibili e immaginabili, l’inarrestabile Banda Inzaghi è stato e continua ad essere l’imperativo di molti, sportivi e non. Ormai chi più, chi meno, nel corso degli ultimi trent’anni ci siamo tutti un po’ abituati a queste sgradevoli dinamiche. In pericolo come sempre ci sono le menti più condizionabili e le persone più labili del nostro popolo, Laziali che si fanno irretire e fuorviare più facilmente da questi abili strateghi della comunicazione.
Cerchiamo di rimanere concentrati e continuare a stringerci sempre di più intorno a questa squadra e al nostro giovane Mister Laziale come noi.
Proteggiamoli e proteggiamoci dai nemici dichiarati e soprattutto dal “fuoco amico” che colpisce alle spalle, sosteniamoli e aiutiamoli a correre ancor più forte, perché giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, stanno meritando tutto il nostro amore e rispetto. Partita dopo partita, questa squadra continua nel tempo ad essere sempre più un pericolo, un ospite indesiderato ed un vero incubo per tutti.
Come una scadenza o una rata da pagare, ogni sosta delle nazionali arriva puntuale qualcosa o qualcuno che prova a indebolire le nostre convinzioni e spegnere l’entusiasmo.
Conosciamo perfettamente chi si scontra costantemente nelle stanze dei bottoni per detenere il potere ed il controllo di una delle industrie più remunerative del nostro paese, conosciamo perfettamente chi ci circonda, conosciamo perfettamente chi indossa una maschera da professionista e veste quotidianamente i panni del killer mediatico, conosciamo perfettamente le dinamiche di certi attacchi. Ormai tutto è ciclico e si ripete costantemente da parecchio tempo, quindi non rimane che restare vigili e sostenere sempre più i colori bianco blu.
Da oggi, fino al prossimo 24 novembre, giorno in cui riprenderà il nostro campionato a Reggio Emilia, le giornate d’astinenza da Lazio nostra saranno lunghe, tediose e snervanti.
Sicuramente fino al termine della stagione arriveranno altre frenate, battute d’arresto e cadute, sarà in quel preciso istante che torneranno tutti alla carica contro la nostra Banda Inzaghi, con la solita veemenza e ferocia. Solo e soltanto noi ci saremo a sostenerla e proteggerla da tutti: nemici e finti amici.
I pericoli e le insidie sono costanti, dobbiamo ricordarlo ora che la classifica ci sorride e ci vede protagonisti al terzo posto a pari merito con il sorprendente Cagliari, dopo aver vinto quattro partite consecutivamente dobbiamo restare umili, alimentare l’entusiasmo e soffocare sul nascere l’esaltazione.
In questa lunga traversata, c’è chi in silenzio ci sarà sempre e non tradirà mai, chi inizierà a muovere i suoi primi passi da aquilotto e si godrà con fierezza tante altre vittorie e goleade, chi seguirà e scorterà questa Banda in qualsiasi luogo.
In ogni nostro passo, c’è un intero popolo che ci accompagna come un’ombra inseparabile. Un popolo fatto di storie personali, respiri, lacrime, emozioni, tradizioni e tanto tanto amore incondizionato.
“La gente come noi, si arrangia come può divide un dispiacere, non ti dice mai di no. La gente come noi, accettala così, selvaggia ed intrigante, ma meravigliosamente gente.
Questa mia gente, è gente, che ha tutto e niente.
La gente come noi, ti stupirà…
Se vuoi fare casino, lei ci sta, combatterà la morte al fianco tuo, questa mia gente è davvero grande, va avanti e non si arrende!
Più la combatterai, più si difenderà, non sai tu, questa gente, quante risorse ha…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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