di Danilo GALDINO (foto © Antonio FRAIOLI)
Una figura straordinaria come Don Carlo Gnocchi spiegò che: “La vittoria è sempre nel pugno di pochi. Provare a preparare questa pattuglia di eroi è il segreto di ogni vittoria.”
La nostra pattuglia è stata preparata questa estate tra il solito scetticismo alimentato da alcune anime nere del nostro straordinario mondo, è stata assemblata e plasmata con lo stesso spirito degli ultimi tre anni, da un giovane allenatore che come altri suoi illustri predecessori, si è ammalato inguaribilmente di Lazio. Da vent’anni anni è diventato romano d’adozione, Laziale a tutti gli effetti e con la sua famiglia sono un’immagine bella, preziosa e invidiata un po’ da tutti i tifosi della serie A. Nessuno in Italia, ha un bravo allenatore tifoso, che ha vinto tutto con la propria squadra del cuore, prima come calciatore e poi come allenatore.
Questa pattuglia di giovani talenti, settimana dopo settimana, stagione dopo stagione, successo dopo successo, è riuscita a scaldare i cuori di quasi tutti i Laziali. Ha rianimato anche molti cuori che per vari motivi avevano smesso di battere forte e palpitare come nei giorni più belli ed esaltanti della nostra storia.
Questa pattuglia di Laziali, è pronta e vuole continuare a stupire, come sempre insieme al suo popolo, perché anche domani pomeriggio sarà scortata e sospinta da 1500 poeti guerrieri biancocelesti. Vincere a Ferrara è fondamentale, si deve solo e soltanto vincere per proseguire a vivere questo inizio di stagione bello convincente. Vincere per restare attaccati alle posizioni di testa e continuare ad iniettare dosi massicce di autostima a tutti, ma soprattutto agli eterni insicuri e insoddisfatti.
Bisogna vincere per continuare un viaggio esaltante iniziato come sempre sotto le tre cime di Lavaredo, proseguito con prestazioni convincenti e ottime risposte dal campo: da un ottimo precampionato, all’esordio di Marassi, fino all’ultimo derby dominato in lungo e in largo e pareggiato principalmente per sfortunata.
Fermata dopo fermata, passo dopo passo, little by little, senza pensare a quale sarà l’attracco finale, perché l’unica cosa che conta è vivere il presente e goderselo fino all’ultima stilla d’emozione.
Oggi è 14 settembre 2019 e ci apprestiamo ad affrontare un’altra tappa importante del nostro cammino. Come tutte le partite che arrivano dopo una sosta delle nazionali, i pericoli, gli imprevisti e le sorprese si nascondono dietro l’angolo. Serve massima attenzione per riprendere la marcia con il giusto ritmo e non incappare in qualche inaspettato scivolone.
Next Stop: Ferrara
Prossima Fermata: Stadio Paolo Mazza
Affrontiamo un avversario che ha cominciato male questa stagione, due sconfitte e zero punti in classifica. Non bisogna però farci ingannare da questi numeri o dai nomi non altisonanti che compongono la rosa della Spal, troveremo sicuramente un avversario determinato a dimostrare ai propri tifosi di non essere una squadra scarsa e arrendevole.
Servirà una Banda Inzaghi, da combattimento: cattiva e cinica, determinata e concentrata, arrembante e vogliosa, fantasiosa e allo stesso tempo concreta, servirà creare e realizzare, trasformando i pali e le azioni sprecate in reti pesanti come macigni.
Tra poche ore ripartirà il campionato con tre anticipi che ci confermeranno o meno lo stato di forma della Juventus, del Napoli e dell’Inter, poi domani toccherà a noi e a tutte le altre squadre che sono chiamate a confermarsi o riscattarsi dopo i primi due turni.
Bisogna vincere, rispettando tutti, ma senza mai temere nessuno, perché da sempre il Laziale paura non ne ha…
In questa importante vigilia, dalle nostre parti splende forte il sole, i figli del nostro stesso sentimento sono carichi e la voglia di continuare a sognare è la stessa dei giorni migliori.
“No, non puoi fermare chi ancora non si arrende e ha un cuore impavido e ribelle.
No, non puoi sperare di fermarci facilmente, perché siamo come il vento noi…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!