di Danilo GALDINO

“Parolo è ormai vecchio… Ancora che gioca Lulic… Jony è un altro Durmisi… Vavro è un altro Novaretti… Immobile fa un goal ogni cinque occasioni buone e lo ha capito anche Mancini che non lo fa mai giocare in nazionale… Lukaku è il fratello fracico della famiglia, ormai è un ex giocatore… Milinkovic era meglio se lo vendevamo e con quei milioni ci compravi qualcuno veramente forte… Luis Alberto gioca solo quando je pare a lui… Abbiamo ricomprato Radu come difensore titolare… Berisha l’ho visto all’ultima puntata di “Chi l’ha visto”… Stiamo dando tutti quei soldi a uno come Caicedo. Non erano meglio Pavoletti o Kalinić al posto suo… Inzaghi è un allenatore fortunato e con un solo schema di gioco… Pure la Fiorentina, l’Atalanta e il Torino c’hanno più attaccanti di noi…”
Mormora, la gente mormora, falla tacere praticando l’allegria… e noi la pratichiamo ogni giorno: la gioia dell’essere Laziali!
La mia Lazio… è anche la tua Lazio…
La Lazio nostra la ritrovi in tutto ciò che ti circonda e spesso tra la frenesia di una vita stracolma di pensieri, turbamenti e responsabilità, questo aspetto essenziale sfugge a tanti.
La mia Lazio non si vive semplicemente un paio d’ore a settimana, perché la mia Lazio non è una squadra di calcio come tutte le altre, non è un passatempo o un piacevole intrattenimento, la mia Lazio è molto, molto di più.
La mia Lazio è qualcosa che cresce insieme a noi da sempre, che scorre nelle vene insieme al nostro sangue, che aggrega e unisce, che non ti abbandona mai, che permette di continuare a vivere oltre la morte e ti rende qualcosa di diverso, di unico, di speciale.
La mia Lazio la trovi nelle scritte e nei disegni fatti sui diari o i banchi di scuola, nelle figurine Panini che cerchi in ogni pacchetto comprato all’edicola sotto casa, la trovi nel palmo di una mano di un padre che tiene stretta quella di suo figlio, la trovi quando fai le squadre e con orgoglio chiarisci: “Scelgo lui perché è della Lazio come me!”, la trovi negli abbracci di chi è sempre accanto a te nel bene e soprattutto nelle difficoltà.
La mia Lazio la trovi in quella gocciolina di emozione, che si incastra tra le ciglia dopo aver urlato a squarciagola tutta la gioia e la rabbia, per un goal sperato, voluto e sognato con tutto il cuore.
La mia Lazio la trovi dentro una pinta di birra condivisa e in quel panino smezzato con un figlio del tuo stesso sentimento dopo aver percorso centinaia di chilometri insieme.
La mia Lazio è unione e aggregazione costante, perché in compagnia il peso della vita si sente meno, la felicità si moltiplica, la compattezza rende tutti più forti e liberi di volare.
La mia Lazio trova rifugio tra gli abbracci delle persone che porti nel cuore e che ti amano, perché loro con pazienza e rispetto comprendono i tuoi stati d’animo e i tuoi sbalzi d’umore dopo una mancata vittoria, un pareggio che sa di beffa o una delusione momentanea.
La mia Lazio non la trovi quasi mai nei servizi televisivi, viene snobbata e nascosta quando vince, viene citata esclusivamente quando deve vendere qualche suo ottimo calciatore o ha una battuta d’arresto.
La mia Lazio viene difesa, protetta e degnamente rappresentata, da tanti e tanti poeti guerrieri pronti a sfidare pericoli e difficoltà, percorrendo strade sempre più in salita, rischiando sulla propria pelle, sempre e solo per un ideale ed un radicato senso d’appartenenza.
La mia Lazio la trovi intorno a te e soprattutto dentro di te!
Per questo la mia Lazio, è la Lazio nostra, profuma d’eternità e vince ogni cosa: abusi, soprusi, ingiustizie, torti e cattiverie di ogni tipo.
La mia Lazio non è nient’altro che amore e l’amore da sempre vince ogni cosa.
Poco importa se domenica non ci saranno partite di campionato per lasciare spazio alla noiosa Nazionale italiana, tanto la mia Lazio non conosce soste, che sia per strada, allo stadio, di giorno, di sera, all’inferno come in chiesa. È ovunque e riempie i minuti delle giornate più dure e noiose, non c’è un solo giorno in cui lei non è presente nel cuore e nelle mente. Com’è bello il mondo insieme a te Lazio mia…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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