Per capire l’inizio della quarta stagione laziale di Luis Alberto finora ci si era affidati a mera interpretazione: di sguardi, di impegno, di parole e di intesa e armonia con il resto dell’ambiente.

L’estate d’altronde è passata attraverso la stampa a suon di frasi dette e non dette, dirette o indirette, per un feeling mai del tutto perso ma che sembrava appassito.

La quarta amichevole della pre-season laziale ha spazzato via ogni dubbio: Luis Alberto si è messo in testa di riprendersi la Lazio e i laziali. Lo ha fatto capire con la lingua che conosce meglio e non stiamo parlando dello spagnolo o delle sue inflessioni andaluse: è il calcio l’idioma preferito da Luis. Nel test match contro l’Entella ha parlato il suo corpo, il suo fluttuare in campo, la morbidezza dei suoi colpi, la lettura sempre lucida, l’ esecuzione balistica che ieri lo ha portato a festeggiare subito all’ottavo minuto. Luis ha raccolto dentro l’area di rigore un invito rasoterra di Lazzari. Arresto e tiro sotto al “sette” alla destra del portiere Contini. Le conclusioni del 10 hanno deliziato il pubblico dello Zandegiacomo non solo in queste prime uscite, ma durante ogni singola sessione di allenamento.

Una risposta chiara a chi lo ha accusato di indolenza e di poca passione per ciò che stava realizzando con la Lazio dopo l’exploit della stagione 17-18. Per molti una stagione irripetibile, così che i colpi del genio, decisamente meno determinanti lo scorso anno ma di certo non scomparsi dai taccuini di una stampa attenta, dovessero disperdersi nell’album dei ricordi laziali.

Luis ha voluto così mettere le cose in chiaro, il gioco si è fatto duro per tutti e gli obiettivi sono sempre alti. Riprendersi la Lazio e i laziali la chiave del mago andaluso, prestigiatore che rende tutto speciale. Inzaghi sfrega gelosamente la sua lampada, il genio andaluso è pronto ad esaudire ogni desiderio.

(fonte: agenzia ufficiale SS Lazio)

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