di Danilo GALDINO (foto © Roberto PROIETTO)

Una delle menti più illuminate della storia dell’umanità, Albert Einstein, spiegó che:
“Dal disordine e dalla confusione cercate di tirare fuori la semplicità.”
È questo il modo migliore per uscire fuori da labirinto delle chiacchiere generate da varie figure più o meno credibili, più o meno competenti. Attraverso la semplicità si riescono ad eludere vari fattori che agiscono sotto traccia e condizionano giudizi e pensieri: delusione, rabbia, sconforto, antipatie, preconcetti e tanto tanto altro che ormai come un tarlo devastante si è annidato dentro al nostro mondo.
Facciamo un bel respiro e con passaggi apparentemente ovvi ed elementari cerchiamo di analizzare la realtà, ponendoci delle domande e trovando in ognuno di noi le proprie risposte.
Oggi è sabato 6 aprile e tra poche ore inizierà la trentunesima giornata di campionato con una serie di scontri diretti molto interessanti e importanti. La Lazio nostra dopo un avvio di campionato in salita, anche quest’anno si è posizionata stabilmente tra il quarto ed il sesto posto in classifica, è in piena corsa per un piazzamento in Europa League o Champions League, ci ha regalato belle prestazioni e vinto partite importanti come il derby per 3-0 e con squadre di rango come l’Inter. Ha superato la fase a gironi di Europa League insieme alla grande sorpresa Eintracht Francoforte arrivata ai quarti di finale ed eliminato i vicecampioni in carica del Marsiglia. È poi uscita per mano del Siviglia che è la squadra che ha vinto più volte la manifestazione negli ultimi anni.
In Coppa Italia anche quest’anno è arrivata a giocarsi l’ennesima semifinale e tra meno di venti giorni scopriremo se è riuscita a raggiungere la quarta finale negli ultimi sei anni.
Possiede un parco giocatori di qualità e alcuni top player che vengono corteggiati dalle squadre più ricche d’Italia e d’Europa.
Lo stato di salute economico-finanziario e patrimoniale della società è ottimo, l’esposizione debitoria è una voce quasi inesistente dalle nostre parti, tra poco verranno estinte definitivamente anche le ultime rate del debito spalmato sedici anni fa ed il nostro bilancio fa invidia a quasi tutte le società per azioni del nostro paese.
Negli ultimi vent’anni siamo la squadra che ha vinto di più insieme alle strapotenze strisciate di Milano e Torino.
Negli ultimi sette anni di stradominio bianconero, siamo insieme a Milan e Napoli, le uniche squadre ad aver vinto qualche trofeo in Italia.
Negli ultimi undici anni nella Capitale, l’unica squadra che ha conseguito vittorie autentiche e non morali o fantasiose, è la S.S.Lazio.
“Dal disordine e dalla confusione cercate di tirare fuori la semplicità.”
Con passaggi semplici ed elementari, con numeri e dati incontestabili, riusciamo a fare chiarezza e non farci condizionare o sopraffare dal caos che viene alimentato da chi non è intellettualmente onesto e cerca di stravolgere quotidianamente la realtà, per i suoi interessi o per portare avanti le sue battaglie personali.
Ognuno di noi ha la sua idea e si da le sue risposte alle mille domande che ogni giorno ci vengono sottoposte, ognuno di noi decide di fare ciò che vuole, ognuno di noi dovrebbe rispettare le idee e le scelte altrui senza criticare il prossimo, ma l’unica certezza che è uguale per tutti noi, è che domani alle 18:00 la Lazio nostra, gioca contro il Sassuolo e deve vincere una partita difficile per proseguire l’ottimo lavoro che per il terzo anno consecutivo sta facendo questo gruppo. Bisogna vincere per continuare a lottare per le zone alte della classifica e alimentare la speranza di realizzare e conquistare qualcosa di importante.
Quando gioca la Lazio si ferma il mondo è di proprietari, allenatori, calciatori, crisi d’identità, contratti da firmare, parcheggi, tv ed tutto il resto, ci interessa ben poco, perché in quel momento il nostro cuore e la nostra testa sono rivolti unicamente ad un grande amore ultrasecolare.
Godiamoci la gioia di essere Laziali come facevamo vent’anni fa, quarant’anni fa, sessant’anni e centodiciannove anni fa…
Domani prepariamoci a sostenere una fede, un ideale, un sentimento incondizionato, prepariamoci esclusivamente a far sventolare le nostre mille bandiere e a far scoppiare lo stadio come sempre
Oggi più ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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