di Danilo GALDINO

“In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso…”
Paulo Coelho ci apre gli occhi su ciò che dovrebbe essere la vita di ognuno di noi.
Un piede nella favola che scegli di vivere e l’altro negli abissi dell’incertezza ed i pensieri schiaccianti della quotidianità di tutti. Oggi è 7 febbraio e in questo giorno il più grande rocker italiano venne alla luce a Zocca, tra le sue tante poesie musicate c’è un verso che non si discosta tanto dal concetto espresso dal grande scrittore brasiliano: “È tutto in equilibrio sopra la follia…”
Sì, perché tutte le favole vissute e raccontate, nascono da qualcuno che decidere di rompere gli schemi ed i parametri della standardizzazione, e tutto ciò spesso viene giudicata follia.
La nostra favola si chiama S.S.Lazio ed è ricca di sana follia contagiosa e travolgente, una favola che ci viene tramandata da 119 anni di padre in figlio da sempre.
Il 7 febbraio è anche il giorno del mio compleanno e automaticamente il mio pensiero volge a tutti i miei compleanni e ciò che desideravo ricevere in regalo.
Nel momento in cui mi trovavo davanti alla torta a soffiare sulle candeline, c’era come per tutti un desiderio da esprimere.
La richiesta non bisognava dirla a voce alta quale fosse, perché altrimenti non si sarebbe realizzata.
Sono passato dalla prima magliettina introvabile della Lazio dei miei idoli D’Amico e Giordano, che un tempo si trovava solamente in uno o due negozi massimo in tutta Roma; passando poi a chiedere la salvezza della nostra Lazio ed evitare che sprofondasse in serie C rischiando la morte. Crescendo le richieste davanti a quella torta cambiavano e passavo dal chiedere ad occhi chiusi la promozione in serie A, a vincere un derby, a poter partecipare alla Coppa Uefa e via via sempre più in alto… una Coppa Italia dopo quasi mezzo secolo, una Coppa Coppe, una Supercoppa Europea, uno Scudetto… i miei desideri da Laziale nel corso di questi 43 anni si sono via via realizzati tutti, ma oggi chiudendo gli occhi davanti a quella fiamma da spegnere con un soffio desidererei qualcosa di diverso.
Vorrei che di colpo il nostro popolo tornasse unito, compatto e felice… Non scudetti o trofei, ma rispetto per tutti, Laziali di ogni età e generazione, la stessa identica spensieratezza e gioia di viversi che c’era 30-40 anni fa. Vorrei che non ci fossero limitazioni, castrazioni, repressioni e mortificazioni per nessuno di noi.
So che non è facile, perché nel corso di questi ultimi decenni il calcio moderno ha stravolto, devastato e inaridito tanto e tanti, ma ogni volta che vivo i miei fratelli in ogni dove, mi accorgo che nella nostra essenza è cambiato ben poco. Ideali, tradizioni, comportamenti e mentalità, sono ancora ben radicati in ognuno di noi. I nostri cuori sono ancora liberi e stracolmi di amore incondizionato, e questo in assoluto è il regalo più bello e la festa che ogni giorno si celebra.
La Lazio ed i Laziali sono un regalo speciale che tutti dovrebbero godersi in ogni istante e non solo un giorno l’anno o sporadicamente. Chi per motivi futili o privi di logica, per qualcuno o qualcosa in particolare, non si sta più vivendo tutto questo, commette un grave errore che rimpiangerà per tutti i giorni che gli restano da vivere. Rinunciare ai sorrisi e gli abbracci di una figlia, di un padre o un fratello di stadio, è delittuoso e stupido. La vita è indecifrabile, è piena di sorprese più o meno belle o dolorose, è veramente “tutto in equilibrio sopra la follia”, quindi non si deve sprecare un solo giorno di vita. Farsi soffocare da rabbia e odio porterà dritti verso l’angolo buio dei rimpianti e del dolore. Amare, sorridere e viversi in ogni occasione, rende il peso della vita più leggero, trasforma le salite più ripide in piacevoli scalate, catapulta in quella magica dimensione tra sogno e realtà.
Stasera alle 20:30 si tornerà a giocare in campionato contro l’Empoli e come accaduto 72 ore fa a Frosinone, conterà solo vincere e mettere altri 3 punti preziosi in tasca. Essere i primi a giocare in questa quattro giorni della quarta giornata di ritorno, ci permette di fare il nostro gioco e mettere quel pizzico di pressione a tutte le altre squadre che insieme a noi corrono per traguardi europei importanti.
“In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso…”
Continuiamo allora a camminare insieme, un altro passo in avanti con lo sguardo rivolto sempre verso il sole, senza farci distrarre da tutto quello che non genera e alimenta amore… e poi ancora, ancora amore, amor per te…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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