di Danilo GALDINO
7… Il numero Sette, simbolo per eccellenza della ricerca mistica, rappresenta ogni forma di scoperta e conoscenza. Il Sette è considerato il numero della filosofia e dell’analisi, ma anche della solitudine e della completezza. L’importanza del numero Sette, sotto questi aspetti, è riscontrabile dall’elevato numero di volte in cui ricorre in materie sia spirituali che religiose.
7 come i giorni della creazione e della settimana, 7 come i vizi capitali, 7 sono i principali Arcangeli del Cristianesimo come i doni dello Spirito Santo, 7 come i Re di Roma, 7 come il numero che simboleggia in Italia e in Europa sempre più una sola squadra.
La Coppa Italia è da sempre una bellissima competizione, che va rispettata e mai snobbata. Il Coppa nazionale in ogni paese, viene considerato un trofeo importante e ti prestigio. In questa edizione sta regalando una serie di sorprese e di risultati che difficilmente verranno dimenticati. Tutte le formazioni che in campionato sono attualmente più avanti in classifica, sono state strapazzate sul campo dai loro avversari di turno: il Napoli ha perso per 2-0 a San Siro contro il Milan, la Juventus di Cristiano Ronaldo è stata sconfitta per 3-0 a Bergamo da un’Atalanta sempre meno sorpresa e bella realtà, e poi… per gli altri si è materializzata nuovamente un’altra serata come quelle di Champions League vissute a Manchester e con il Bayern Monaco, un altro umiliante 7-1.
Questo è il risultato finale maturato ieri a Firenze, contro una viola dalle forti sfumature di bianco e celeste: a partire dal suo Mister Stefano Pioli, passando per i nomi che per ben cinque volte sono apparsi sul tabellino dei marcatori: Chiesa, Chiesa, Chiesa, Simeone, Simeone.
Ascoltare i commenti con la voce rotta dal dolore dei giornalisti RAI che raccontavano la partita trasmessa in chiaro sulla tv statale, ha reso questa disfatta ancor più indimenticabile. Povera Francesca Sanipoli singhiozzante a bordo campo, che tra le tante notizie riguardanti il suo “Daniele” ha dimenticato sbadatamente di ricordare, che lui era presente in campo in tutte e tre le disfatte subite con un passivo così pesante.
In ogni ambito della vita, sportivo e non, anche il risultato o l’evento che genera più clamore, quando si ripete con frequenza e diventa quasi un’abitudine, non fa più lo stesso effetto… 7-1, 1-7, 7-1… primiera!!!
Stasera tocca a noi giocare in un campo difficile, contro un avversario forte che attualmente occupa la terza posizione in classifica. L’Inter di Spalletti questa estate era stata considerata un po’ da tutti gli addetti ai lavori “l’anti-Juventus”, quindi non sarà semplice per la Banda Inzaghi staccare il biglietto per la semifinale contro il Milan e raggiungere Fiorentina e Atalanta alla fase successiva.
Servirà lo stesso cuore ed il piglio visti quattro giorni fa contro la corazzata bianconera, servirà la voglia di lottare su ogni pallone e il cinismo sotto porta dei giorni migliori, servirà la Lazio dei Laziali per battere una squadra come quella nerazzurra.
Mentre una parte di questa città parla di esoneri, dimissioni e giustamente è delusa dai risultati deludenti, l’altra parte deve concentrarsi unicamente su una partita delicata, che potrebbe aprire gli stessi scenari vissuti negli ultimi anni.
La Coppa Italia al pari di tutte le altre competizioni nazionali ed internazionali, va onorata sempre al meglio e mai snobbata, perché tutti ci tengono a vincerla. Sì, proprio tutti, da chi arriva spesso in finale, a chi dopo essere stato eliminato la definisce un portaombrelli, a chi non la vince da tanti e tanti anni.
Certe notti somigliano a un vizio, che tu non vuoi smettere, smettere mai…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!