di Danilo GALDINO

“Per diventare grande devi sfidare i più grandi. Per diventare grande devi sempre ricordare di essere stato piccolo. Per diventare grande non ti devi mai sentire grande…”
C’è una netta distinzione tra chi crede di essere qualcosa di grande e chi concretamente porta a compimento qualcosa di grande.
I primi incarnano il concetto che l’apparire è più importante dell’essere, quindi sbraitano e si dimenano per mettersi in mostra, mistificano, ingigantiscono e riempiono le bacheche di polvere e proclami, confezionano belle scatole regalo colorate, con coccarde variopinte, ma vuote.
I grandi, invece sono soggetti spesso a critiche da parte di chi insegue sempre, ma non raggiunge mai, lamentele dettate e influenzate dalla peste del XXI secolo: l’invidia. I grandi sanno solo vincere, vogliono solo e soltanto vincere, non ammettono giustificazioni o alibi, macinano vittorie su vittorie senza mai festeggiare e rilassarsi.
Poi c’è chi osa e affronta tutto e tutti, sempre con estremo coraggio, umiltà e tenacia. Chi è stato allevato sin dall’infanzia a lottare per guadagnarsi rispetto, stima e riconoscenza. Chi sa di non essere nato grande, ma con determinazione e perseveranza lo è diventato, sfidando sempre i grandi senza mai sentirsi piccolo.
Domani sera verrà a farci visita la squadra che ha vinto più scudetti e titoli nazionali consecutivi nella storia del calcio italiano, sbarcherà nella pancia dello stadio Olimpico guidata dal suo extraterrestre e da tanti altri campioni abituati a giocare partite importanti. Loro sono sicuramente i più grandi, quelli che infrangono record su record, quelli che non perdono mai e dall’inizio della stagione hanno lasciato per strada solamente quattro punti facendo registrare due pareggi.
“Per diventare grande devi sfidare i più grandi. Per diventare grande devi sempre ricordare di essere stato piccolo. Per diventare grande non ti devi mai sentire grande…”
Domani sera bisognerà dimostrare a tutti coloro che ci snobbano che la Lazio nostra, ha le capacità e il desiderio di mettere in difficoltà tutti fino alla fine della stagione, proprio come è stato lo scorso anno. Ricordare a chi ogni giorno fa di tutto per descriverci e dipingerci come qualcosa di piccolo e innocuo, che negli ultimi otto anni è una delle pochissime formazioni che hanno fatto piangere i più grandi.
Non sarà facile, ma nulla lo è per chi vuole diventare, essere e restare grande. Nella testa di tutti dovrà esserci un solo ed unico pensiero: lottare!
Servirà la stessa determinazione vista il 13 agosto 2017, la stessa Lazio nostra, fatta di intelligenza tattica, di ardore e giocate d’alta classe. Al calcio mercato e a tutto il resto penseremo solamente al ritorno a casa, perché i grandi ragionano così. I grandi non pensano al futuro prossimo, loro sanno bene che l’unico futuro da vivere è oggi.
I grandi non festeggiano esageratamente una partita vinta, una sfida più o meno importante, è pur sempre una delle tante tappe che portano alla conquista di un trofeo che va celebrato, ricordato e messo in bacheca. I grandi non si stancano mai di essere protagonisti, rispettano tutti, ma non temono nessuno.
Il cammino per diventare grandi, passa per una tappa importante come quella di domani o di giovedì a San Siro nel quarto di finale di Coppa Italia.
Saranno settimane ricche di emozioni le nostre, saranno settimane da protagonisti quelle che ci aspettano, da qua al termine della stagione. Saranno settimane da vivere ed affrontare come piacciono a noi: osando senza alcun timore, perché storicamente siamo stati gli unici ad aver fatto piangere i grandi nelle sfide che contano: Gli invincibili dello United, i nerazzurri del triplete, la super Juventus di Max Allegri, tutti si sono dovute piegare alla forza di un popolo indomito e straordinariamente unico.
Tutta l’Italia seguirà con curiosità il nostro incontro, immaginando un epilogo scontato e un risultato già scritto, ma nella vita “mai dire mai…”.
Domani sera tocca a te, a me, a noi… i grandi o chi desidera diventarlo, si fanno trovare sempre pronti, perché quando tocca a te, tocca a te…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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