di Danilo GALDINO

Caro Babbo Natale,
Come ogni anno ci troviamo qua a scriverti la nostra letterina per chiederti cosa ci piacerebbe ricevere in regalo sotto l’albero.
Da Laziale mi reputo già soddisfatto della diciassettesima giornata di campionato che ci hai donato e del Natale che ci farai trascorrere. La Banda Inzaghi è tornata a giocare e vincere, a giocare e sorridere, a giocare e convincere.
I nostri giocatori più importanti si sono finalmente sbloccati e sono tornati ad essere determinanti. La formula più offensiva con Luis Alberto, Correa, Milinkovic e Immobile, contemporaneamente in campo dal primo minuto, ha portato una bella vittoria contro un buon Cagliari e ci ha fatto vedere parecchie giocate d’alta classe come si vedevano in ogni partita la scorsa stagione.
Tra i regali che ci hai fatto trovare sotto l’albero c’è un bel quarto posto in classifica e le sconfitte del Milan, degli altri e dell’Atalanta, hanno in parte azzerato i punti lasciati per strada nelle ultime settimane.
Tutto ciò che rappresenta la prima squadra della Capitale emana sempre un magico profumo di Lazio. Che sia dentro ad una chiesa o nel nostro stadio per ricordare e salutare un grande Laziale come Felice Pulici, che sia dentro le corsie di un ospedale per portare un sorriso a dei bambini poco fortunati, o nelle lacrime e gli abbracci dei nostri ragazzi, c’è sempre tanta poesia, romanticismo, passione, nobiltà d’animo, richiami al passato e alla tradizione che ci rende unici e diversi.
Il regalo che ci hai portato tre anni fa, ancora ce lo godiamo felici tutti i giorni: avere un bravo allenatore Laziale come noi, con tutti i suoi splendidi collaboratori Laziali come noi, è qualcosa di importante che alimenta e fortifica il nostro senso d’appartenenza e ci continua a dare grandi soddisfazioni.
Qualche anno fa, se ricordi bene, nelle nostre letterine passate, chiedevamo di rivedere l’aquila stilizzata e le maglie che tutto il mondo ci ha sempre invidiato. Adesso che le possiamo sfoggiare fieri tutti i giorni, in ogni campo d’Italia e d’Europa, volevo ringraziarti ancora per aver esaudito il nostro desiderio, che ci trasmette sempre emozioni e brividi forti.
Lo scorso Natale ti avevo chiesto di tornare ad essere protagonista nelle competizioni internazionali e così è stato.
Essere arrivati ai quarti di finale è stato un buon risultato, ma “se il budget del sogno lo consente” sarebbe veramente un regalo meraviglioso poter tornare a vivere una notte come quella di Birmingham o Montecarlo.
Sarebbe molto bello tornare finalmente a vedere tutto il nostro popolo unito, compatto e felice come il 20 maggio scorso prima del calcio d’inizio di quella beffarda serata contro l’Inter, magari già da sabato tornare ad avere 40-50.000 Laziali sugli spalti a sostenere questa Banda Inzaghi.
Sarebbe bello poter avere il giusto rispetto da parte di tutti, dentro e fuori il rettangolo verde di gioco, poter giocare sempre ad armi pari e non subire più torti ed ingiustizie d’ogni genere.
Vorrei che tu portassi tanta serenità a tutte quelle persone che quotidianamente lottano tra mille difficoltà, sempre con estrema dignità e coraggio. Dona un sorriso a chi soffre e piange in silenzio, regala forza e speranza a tutte quelle splendide creature che combattono in una corsia di un ospedale contro ogni genere di mostro e malattia.
Porta pacchi e pacchi di amore e vicinanza a tutta le persone che per vari motivi sono prive di libertà, lontane dai propri affetti più cari e dalla Lazio nostra.
Non dimenticare di esaudire tutti i desideri dei nostri bambini, perché i loro sorrisi sono il carburante più potente per tutti noi.
Con la magia che ti rende speciale, metti fine al dolore provocato da chi si macchia di atti ignominiosi e infami, a chi continua spietatamente a far scorrere sangue, a chi vive di prepotenze, abusi e angherie, uccidendo ogni giorno un po’ di speranze e sogni.
Dona a tutti gli angeli che ci guardano da una nuvola la giusta pace e il meritato riposo, senza che nessuno possa sporcare la loro immagine e profanare il loro ricordo.
Nel tuo sacco ricordati di infilare lo scudetto del 1914/15, perché dietro a quel torto secolare, ci sono uomini e campioni che hanno sacrificato la loro vita per un ideale e una Patria.
Solo tu caro Babbo Natale, con la forza dei tuoi magici poteri, puoi eliminare ogni forma di disagio e di eccessive ristrettezze che penalizzano tutta la gente che vorrebbe vivere un amore incondizionato come accadeva un tempo.
Come ogni anno ci provo e ti chiedo in regalo un piazzamento in Champions League, una finale di Coppa Italia o una finale d’Europa League, ma so bene che queste vittorie non dipendono da te, ma solo ed esclusivamente da tutti noi.
Caro Babbo Natale, so bene che il tuo è un lavoro duro e difficile, ma da sempre continui ad ascoltare e realizzare le nostre richieste. Ti prometto che continuerò ad essere un buon tifoso, a sostenere sempre con coraggio ed estrema fedeltà ciò che amiamo dal 9 gennaio del 1900, a non cambiare mai per niente e nessuno, e a restare sempre e per sempre, dalla stessa parte…
Buon Natale Laziali… Buon Natale a tutti.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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