di Danilo GALDINO

Mi ritorni in mente…
Sabato 22 dicembre 2018.
“Ormai er giocattolo s’è rotto…”
“Semo riusciti a perde pure con delle pippe cipriote figuramose con il Siviglia…”
“Inzaghi non ce sta a capì più niente, con il modulo, i cambi e tutto il resto…”
“Sono 7 partite de fila che non vinciamo più, ormai abbiamo buttato la stagione nel cesso…”
“Inzaghi se ne deve annà!”
“Se non segna Immobile non la buttamo dentro manco con le mani…”
“Milinkovic Savic s’è montato la testa, non è più lui perché già sa che va via!”
“Leiva era cotto a Liverpool che pretendevate che qua giocasse tutte le partite.”
“Badelj è un mezzo giocatore e poi se era veramente bono lo prennevi te a gratis…”
“Luis Alberto ha finito il magic moment ed è tornato il pippone di due anni fa…”
“Strakosha è una pippa ed è pure arrogante!”
“Abbiamo la difesa che fa ride!”
“Ad ogni partita ce segnano tutti…”
“Bastos è una pippa e giusto er ballerino può fà!”
“Wallace è una pippa e fa solo danni!”
“Patric è una pippa e fa solo danni!”
“Radu ormai è vecchio ed è bono giusto pe’ l’ammazzatora…”
“Murgia è un’altra pippa come Cataldi!”
“Te l’avevo detto io che avevamo una rosa non all’altezza…”
“Faccio bene io a non venire allo stadio e non famme pià in giro da Lotito come voi che siete complici…”
“Quest’anno neanche in Europa League arrivi!”
Sicuramente avrete sentito e letto anche voi, negli ultimi due mesi, tutto questi commenti, tutte queste parole sputate con rabbia da chi si professa Laziale e dice di amare.
Tutti quei laziali con la l minuscola, che si sono scatenati per settimane, mesi ed anni, chissà cosa penseranno e desidereranno di vedere oggi. In cuor loro attendono un altro passo falso della Banda Inzaghi, un’altra battuta d’arresto per poter avvalorare le loro tesi contro tutto e tutti.
Per tutti gli altri Laziali, che non hai mai smesso un solo minuto di credere e sostenere questo gruppo, oggi con il Cagliari è un’occasione per tornare a sorridere e ripartire.
“Mi ritorni in mente, bella come sei, forse ancor di più…”
Sì perché questa Lazio nostra, non per uno, non per due, ma per ben tre anni ha incantato tutti per la sua bellezza ed il suo essere. Di colpo non può essere tutto svanito, all’improvviso ciò che splendeva e accecava tutti non si può essere spento, serve solamente una scintilla per ripartire, un contatto che consenta alla Banda di riacquistare le certe e le convinzioni smarrite.
È inutile ascoltare e dare peso al ragliare dei molti somari isterici che si stanno scatenando in queste settimane.
La Lazio nostra deve tornare a vincere, senza troppi se e troppi ma, perché quando la Lazio nostra vince i Laziali sono tanto tanto felici, o almeno così dovrebbe essere… ahi noi, ci siamo accorti con il tempo, che tra noi c’è anche chi non reagisce più così. Diversi laziali sono prigionieri del personaggio che si sono voluti creare, sono schiavi dei loro commenti al vetriolo, delle loro profezie nefaste e delle battaglie personali intraprese nel corso degli anni.
Vincere per tornare a sorridere in faccia a chi ci vorrebbe morti, a chi non ci vuole più veramente bene e a chi non esulta felice ad un nostro successo…
Ho ancora la forza di mettermi ad urlare “FORZA LAZIO!!!”, ho ancora la forza di non tirarmi indietro, di scegliermi la vita masticando ogni metro.
Ho ancora la forza di crederci e lottare, di ridere e sognare…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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