La Basilica di Cristo Re in viale Mazzini ha visto andare in scena l’ultimo commosso saluto a Felice Pulici. A un passo dai 73 anni, il portiere dello Scudetto del 1974 e icona della Lazialità se n’è andato “in punta di piedi, così come in punta di piedi era arrivato”, come ha raccontato il Capitano di quella squadra, Pino Wilson, durante la sua ultima commossa elegia funebre.

Presenti tifosi di ogni età, da chi quel 12 maggio del 1974 era allo stadio Olimpico con una bandiera biancazzurra, o anche chi ha vissuto quel giorno solo attraverso il racconto di papà o nonni. Bandiere e striscioni a far da cornice ai suoi ex compagni come Giordano, Wilson o Piscedda. C’erano altri laziali di altre epoche come Zoff, Giannichedda, Pancaro, Cesar e Orsi. C’era chi Pulici lo ha affrontato solo da avversario come Bruno Conti. Ed era presente ovviamente una delegazione della Lazio di oggi rappresentata da Peruzzi, Inzaghi, Lulic, Cataldi e Lucas Leiva.

Tre generazioni con le lacrime agli occhi ma unite da un eroe del prato verde che non ha mai smesso solo un minuto di vivere quella Lazio che lo aveva adottato e lui aveva abbracciato come passione indelebile della sua vita.

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