In concomitanza con l’uscita del libro “Con l’Aquila nel Cuore” in abbinamento con il Corriere dello Sport, Fabio Argentini è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air:

Non amo raccontare emozioni personali, Felice Pulici era un uomo passionale, amava la Lazio in maniera molto forte, sostanzialmente per tre motivi. Innanzitutto perché si sentiva molto amato, quindi perché da Roma e dalla Lazio si è sentito adottato quando arrivò dal Nord e poi perché a sua volta sapeva di aver dato tanto alla Lazio. C’era in entrambi gli Scudetti vinti, da giocatore nel 1974 e da dirigente nel 2000. Ricordo che facemmo un pranzo assieme a Bob Lovati, per un’intervista doppia tra i due storici portieri con Laura Zaccheo: divertendoci a provocarli li facemmo quasi venire alle mani perché sapevamo quanto fossero passionali, un momento di Lazio tenerissimo.

Con l’Aquila nel Cuore è un libro che ho realizzato con Luca Leandri, voluto dalla Lazio, ed è un progetto che avevo in mente da tanto tempo. Noi laziali abbiamo la fortuna di avere un simbolo meraviglioso, uno degli emblemi più complessi e affascinanti, che abbiamo recuperato per storia e simbologia dai tempi delle Legioni Romane. E’ un libro che racconta storia, costumi, simboli araldici, e poi le Aquile che si sono alternate come simboli della Lazio tra maglie, tessere e simboli ufficiali. Parlando dei tempi moderni abbiamo raccontato anche campagne di marketing che hanno avuto l’Aquila come protagonista, spiegando come mai l’Aquila è diventato il simbolo della Lazio, raccontando quando per la prima volta è comparsa sulle maglie (nella stagione 1914/15, quella dello Scudetto rivendicato) e raccontando come è nata la Maglia Bandiera, tra i vari aneddoti svelati.

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