di Danilo GALDINO

“Sotto la curva del cielo in un applauso di stelle, ho salutato la mia gioventù per ritornare bambino, procedendo in avanti senza pensare a chi ci vuole morti, masticando una gomma al gusto di coraggio, che non finisce mai, neanche se te ne vai e lo ridico ancora per impararlo a memoria… Noi siamo gli immortali!”
Da 118 anni ininterrottamente siano stati più forti delle delusioni, delle infamie, delle ingiustizie e di quelle prepotenze che ti fanno venire voglia di mandare tutti a quel paese, voltare le spalle scoraggiato e andartene verso un’altra direzione. Sono stati tanti, anzi troppi, i momenti difficili vissuti dai nostri nonni, dai nostri padri e poi da ognuno di noi. Tutte quelle situazioni in cui almeno per un secondo si è pensato: “Ma chi me lo fa fare?”.
In quel battito di ciglia l’idea di mollare e arrendersi ha accarezzato l’animo ribelle e indomito di tutti, ma quel secondo carico di stanchezza e sconforto puntualmente è svanito via di colpo, lasciando spazio alla forza dirompente dell’amore incondizionato… Sì, incondizionato: che non conosce condizioni, compromessi, limiti e fine.
Se i nostri padri e prima ancora i nostri nonni, si fossero fatti assalire e abbattere da quel secondo di smarrimento, ora non saremo qua ad emozionarci per qualcosa di unico e straordinario chiamato S.S.Lazio.
Se quel secondo fosse diventato un minuto, un’ora, un giorno e poi via via un mese, un anno, o un’intera vita, avrebbero lasciato campo libero a chi da sempre ama vincere o perseguire i propri traguardi in modo cinico, spietato e sleale.
Il premio Nobel per la letteratura Hermann Hesse ha spiegato il modo più efficace per reagire alle varie infamie che ci vengono sottoposte continuamente: “Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d’animo, la tenacia e la pazienza. La forza d’animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace”.
Forza d’animo, tenacia e pazienza… è tutto quello che ci vuole in questo periodo. È stato un mese particolare e pesante, sia in campo, ma ancor di più fuori, dove tutti i nostri detrattori hanno portato i loro attacchi mediatici al massimo della potenza. Tutti i giorni aprendo i giornali, i siti e i social network, ci siamo fatti parecchie scorpacciate di veleno e fiele, aumentando i nostri bruciori di stomaco ed i pensieri negativi.
Oggi alle 18:55 finalmente si rigioca in Europa, nelle ultime 48 ore le 4 squadre italiane impegnate in Champions hanno collezionato 4 brutte figure: 3 sconfitte e 1 pareggio che è costato più delle altre sconfitte. Risultato finale: lunedì per i sorteggi, solamente la Juventus sarà nella prima fascia degli ottavi di finale di Champions League, gli altri finiti nella seconda fascia incontreranno sicuramente un avversario difficile, mentre Napoli e Inter ci faranno compagnia ai sedicesimi di finale di Europa League.
Tra una decina di ore si concluderà il nostro girone, con un finale già scontato e conosciuto, perché i giochi per accedere al prossimo turno sono già stati fatti da tempo, ma le partite europee vanno sempre onorate al meglio per diversi motivi.
Arriveranno tanti tifosi tedeschi in queste ore, si stimano più di 8.000 paganti e considerando la nostra scarsa affluenza, molto probabilmente il fattore campo si annullerà. I motivi che hanno indotto parecchi Laziali a rinunciare a questa sfida sono diversi: giocare alle 18:55 di un giorno lavorativo a Roma è limitante per tante persone, la partita verrà trasmessa in chiaro, le basse temperature invernali, un incontro il cui risultato finale non muterà nulla in termini di classifica.
Di motivi per non essere presenti all’Olimpico ce ne sono diversi, ma c’è qualcosa che azzera tutti questi fattori in un attimo e ci spinge a stare al nostro posto come sempre:
“LAZIO LAZIO VAFFANCULO!”
Il gran livore manifestato dai tedeschi nei nostri confronti nell’incontro d’andata. L’odio verso la Lazio nostra e tutto il popolo biancoceleste, è un buon motivo per essere presenti oggi e non mancare.
Scritte e striscioni oltraggiosi, insulti letti e ascoltati un po’ ovunque, aggressioni e provocazioni a famiglie arrivate a Francoforte solo per assistere alla partita, bandiere e canzoni inneggiando simboli politici di estrema sinistra che con il calcio hanno ben poco a che fare.
Una fede, un popolo, una città e un intero paese da rappresentare, sostenere e difendere, credo che queste siano motivazioni più che sufficienti per essere tra poche ore allo stadio.
Noi siamo gli immortali, perché nessuno ha mai smesso un solo giorno di lottare e crederci. È questo ciò che ha reso la nostra gente unica e invincibile, più forte di tutto e tutti.
Questa mia gente è davvero grande, va avanti e non si arrende!
Più la combatterai, più si difenderà, non sai tu, questa gente, quante risorse ha…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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