di Danilo GALDINO

“Il rimpianto è un enorme spreco d’energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro”.
Le parole della scrittrice Katherine Mansfield, credo siano la risposta migliore a tutto ciò che si è scatenato, sentito e letto da sabato alle 22:30 al termine della partita contro la Sampdoria.
Tutti noi siamo amareggiati e arrabbiati, per il risultato bugiardo e beffardo, perché scorrendo ogni singola immagine di quei 100 minuti giocati e dei numeri sul tabellino, ci possiamo rendere conto che mai come questa volta la Lazio nostra meritava di vincere la partita contro i blucerchiati.
Nessuno si sarebbe indignato o avrebbe potuto contestare nulla se la partita fosse terminata con quell’abbraccio di gruppo sotto la Curva Nord, un’altra vittoria sofferta in rimonta, tre punti preziosi che ci avrebbero ricatapultati al quarto posto solitario in classifica, ma il calcio è da sempre impietoso e cinico, non ammette troppi errori e non fa sconti a nessuno.
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca, analizzando i dati e le statistiche.
Tiri totali: 20 Lazio – 4 Samp
Tiri in porta: 11 Lazio – 3 Samp
Tiri fuori: 9 Lazio – 1 Samp
Occasioni da goal: 12 Lazio – 3 Samp
Parate: 1 Lazio – 8 Samp
Possesso palla: 49% Lazio – 51% Samp
Falli commessi: 13 Lazio – 11 Samp
Corner: 10 Lazio – 6 Samp
Passaggi riusciti: 404 Lazio – 314 Samp
Palle perse: 44 Lazio – 43 Samp
Palle recuperate: 32 Lazio – 32 Samp
Pali: 1 Lazio – 0 Samp
L’adrenalina, la tensione e l’amarezza finale, uscendo dallo stadio Olimpico imprecando contro tutto e tutti, non consentono di avere le idee ben chiare sulla serata vissuta, ma a mente fredda e analizzando l’unico fattore incontestabile oggettivo e non soggettivo, ovvero i numeri, dopo qualche giorno abbiamo sicuramente più chiara qual’è stata la vera partita pareggiata ingiustamente dalla Lazio nostra.
“Il rimpianto è un enorme spreco d’energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro”.
Sicuramente 4 pareggi consecutivi nelle ultime 4 gare di campionato, non soddisfano e non fanno felice nessuno di noi, ma è anche vero che in molti seduti nei vari settori dello stadio o comodamente davanti la tv, non aspettavano altro per scagliarsi ferocemente contro i vari singoli, le scelte del Mister Inzaghi o della società.
Molte cose non girano come vorremmo, mani numeri e le statistiche, parlano di una Lazio nostra che ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo, provandoci in tutti i modi a far sua questa difficile partita. L’impegno non è mancato, e forse la troppa ansia da prestazione e la frenesia di vincere a tutti i costi per spazzar via i cumuli di notizie destabilizzanti dei giorni precedenti, ha annebbiato le idee di molti davanti alla porta blucerchiata ed evidenziato ancor di più i limiti di qualcun altro.
Serve ripartire subito, senza farci inghiottire dalle sabbie mobili mediatiche di tutti quei quotidiani che ci vorrebbero sotto l’altra squadra della nostra città, sotto il Milan e nei loro sogni più astrusi sotto il Chievo.
Nonostante le critiche piovute giustamente su Milinkovic Savic, Strakosha, Patric, Caicedo e tanti altri, la squadra possiede un ottimo potenziale ancora tutto da esprimere in questa stagione, c’è una classifica che ci vede ad un solo punto dal quarto posto, è tempo e spazio per i rimpianti non ce n’è.
Conosciamo perfettamente i limiti e le potenzialità di questa squadra, quindi bisogna immediatamente pensare a ripartire, concentrarci solamente sulla speranza e l’amore come già è accaduto negli anni passati.
Tutto ciò che si ama incondizionatamente, profondamente e sinceramente, va curato ogni giorno senza tentennamenti o rimorsi.
L’amore non si snobba, non si rinnega, non si svende, non si sottovaluta mai.
L’amore ti accompagna ti dona forza ed energia in ogni momento della giornata.
L’amore va protetto, alimentato e manifestato in ogni istante.
L’amore va rispettato, compreso e mai maltrattato o abbandonato.
Quindi anche in questi momenti di confusione, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
Perché se tu ci sarai… Io ci sarò… sempre e per sempre!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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