di Danilo GALDINO

“Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili…”
Il mondo intero ha da sempre bisogno di persone indispensabili, che non smettono un solo istante di lottare per qualcosa in cui credono fermamente: un ideale, una fede, un amore. Si lotta ad oltranza, senza sosta, senza tregua, non un giorno, non un anno, non per più anni, ma per un’intera vita.
La prima cosa che ti viene spiegata nel momento in cui decidi di diventare un Laziale, è che dovrai lottare sempre, in ogni giorno della tua vita. Quelle parole di tuo padre sono come un seme che, giorno dopo giorno, cresce dentro di te, un seme che viene innaffiato quotidianamente con le lacrime e la gioia dell’essere, un seme che germoglia attraverso emozioni continue, un seme che sboccia nell’età della ragione e fiorisce in quella della ribellione. Quel seme mette radici profonde e forti, capaci di sostenere il peso degli anni, i momenti più duri, i dolori e ogni forma di cattiveria.
“Se decidi di essere Laziale, dovrai lottare tutti i giorni, non dovrai essere bravo, ma indispensabile… dovrai difenderla sempre da tutto e tutti, a volte anche dai Laziali stessi, dovrai sostenerla in ogni occasione, senza mai disamorarti, nasconderti, scappare o arrenderti. Non sarà semplice essere Laziale, ma devi sapere che tutto ciò che è straordinario e speciale, nella vita, non è semplice.”
Nel preciso istante che con convinzione hai pronunciato quel “Sì, lo voglio!”, sei diventato indispensabile per il tuo popolo e per il tuo amore.
In queste ultime tre stagioni stiamo vivendo una situazione paradossale: più dimostriamo di essere belli, forti e uniti, e più provano a combatterci, frenarci, dividerci e nascondere tutto il nostro valore.
Ci hanno sbattuto in prima pagina parecchie volte in questi ultimi anni, dipingendoci come dei mostri, descrivendoci come il male assoluto del mondo del calcio, creando contrapposizioni, inventando attriti, malumori e rapporti logori.
Per vedere un titolo a nove colonne sulla prima pagina di un quotidiano sportivo, bisogna attendere uno scivolone come quello di giovedì sera. Normalmente i titoli che riguardano quotidianamente i nostri successi o momenti piacevoli, possono essere utilizzati dagli oculisti per verificare i dieci decimi di vista del paziente di turno.
Domani si materializza davanti al nostro cammino una grande occasione di riscatto, una partita per dimostrare che la brutta prestazione di Nicosia, è stata solamente un incidente di percorso e che la Lazio nostra è ben altro.
In 24 ore si è messo in discussione tutto e tutti, a partire dal grande artefice di tutte le nostre gioie e soddisfazioni di questi ultimi tre anni. Il Mister Simone Inzaghi è il nostro patrimonio più prezioso e chi ancora non lo ha compreso, o è estremamente superficiale e smemorato, o è semplicemente in malafede.
L’assedio non cessa, siamo costantemente sotto attacco perché i nostri avversari hanno compreso bene la nostra forza.
“Ci sono Laziali che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili…”
Ora c’è bisogno come sempre degli indispensabili, di quelli che se la città è allagata arrivano nuotando, che se non possono circolare le automobili vengono a piedi o con i mezzi pubblici, che se chiudono la Nord vanno in Maestrelli, che se chiudono le porte di tutto lo stadio la sostengono dalle piazze, che se ne infischiano di tutto e attraverso in un lungo e in largo l’Italia il mondo intero per non lasciarla mai sola, che se la Lazio nostra viene attaccata la difendono in ogni modo.
Gli indispensabili che lottano tutta la vita sono pronti a dar battaglia e, costi quel che costi, continueranno ancora a far scoppiare cuori e fegati.
Nella buona sorte e nelle avversità, delle gioie e nelle difficoltà, se tu ci sarai, io ci sarò…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Lazio!

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