di Danilo GALDINO

Milano…
È stata fondata da una tribù celtica all’inizio del VI secolo a.C. con il nome di Medhelan, fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e in seguito da loro ridenominata Mediolanum. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Milano oggi, viene considerata la capitale mondiale della moda e del design, è il capoluogo della Lombardia e la più importante metropoli del Nord Italia. Sede della Borsa Italiana, è il principale polo finanziario del nostro paese, famosa anche per i ristoranti, locali e negozi esclusivi. In ambito culturale, è il principale centro italiano dell’editoria.
Per molti lustri, Milano è stata considerata la vera capitale calcistica d’Italia, potendo vantare due dei club più titolati d’Italia e d’Europa, con milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo. Il dualismo e l’antagonismo, tra il capoluogo lombardo e la nostra città, è sempre stato molto acceso.
Tranne che per qualche sporadico lustro, nell’ultimo secolo la lotta sportiva è sempre stata impari. Stranamente negli ultimi anni il calcio ha dato risultati contrari a quello che è il viver quotidiano nelle due città.
Da una parte gli investimenti su grandi opere e avveniristiche infrastrutture, hanno catapultato la città meneghina ad una dimensione e una qualità della vita da capitale europea, invece quella che un tempo era la luce della civiltà e la Caput Mundi, continua inesorabilmente il suo graduale declino, strangolata dalle mani dell’incompetenza, del malaffare, della corruzione e dell’indifferenza generale.
Il calcio però negli ultimi cinque anni, dice l’esatto contrario;
Campionato 2013/14:
Milan punti 57 (ottavo posto)
Lazio punti 56 (nono posto)

Campionato 2014/15:
Lazio punti 69 (terzo posto)
Milan punti 52 (decimo posto)

Campionato 2015/16:
Milan punti 57 (settimo posto)
Lazio punti 54 (ottavo posto)

Campionato 2016/17:
Lazio punti 70 (quinto posto)
Milan punti 63 (sesto posto)

Campionato 2017/18:
Lazio punti 72 (quinto posto)
Milan punti 64 (sesto posto)

Negli ultimi 5 anni i numeri rendono bene l’idea di quale sia la realtà è non di ciò che viene forzatamente descritto e veicolato dalle tv e dai giornali.
Gli scontri attuali sono solo lontani parenti di quelli stellari di vent’anni fa, sfide dove i palloni d’oro e i più forti giocatori del pianeta, si confrontavano per contendersi un tricolore.
Due club che oggi sono gestiti in modo totalmente differente.
Da una parte un passamano societario che negli ultimi due anni ha fatto discutere parecchio, da un fantomatico gruppo cinese a un fondo americano che ha rilevato un club rossonero fortemente indebitato. Dopo aver alimentato grandi aspettative con proclami altisonanti, investimenti faraonici e operazioni finanziarie discutibili, i risultati sono ben diversi da quello che in molti tifosi rossoneri auspicano ogni estate.
Il riso alla milanese che rappresentava un’icona del made in Italy e della città lombarda nel mondo, si è trasformato di colpo in un riso alla cantonese e poi in pop corn americano, che non trasmette le stesse emozioni del passato glorioso Berlusconiano.
La Lazio nostra invece, ha sicuramente una proprietà meno ricca e ben pubblicizzata, ma possiede una situazione economica patrimoniale sana, certificata e stabile, un bilancio virtuoso che genera utile e non perdite, che comparato a quasi tutte le squadre della serie A, meriterebbe una lode con bacio accademico alla Bocconi.
Nonostante gli investimenti siano stati differenti negli ultimi cinque anni, i risultati, i trofei conquistati ed il valore del parco giocatori, sono pressoché gli stessi.
Domenica alle 18:00 ci sarà lo scontro diretto tra noi e loro, uno scontro d’alta quota, tra la quarta e la quinta in classifica, una partita che potrebbe essere un bivio importante per la stagione. Il Milan arriverà nella Capitale, con diverse defezioni importanti, ma ugualmente non sarà facile affrontare e superare la compagine rossonera. La nostra Banda Inzaghi, però ci ha insegnato in questi ultimi tre anni, che può giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario in tutti i campi d’Italia e d’Europa.
Milano sul nostro cammino, Milano nel nostro destino…
La Lazio nostra è forte, lo ha dimostrato in tante occasioni da quest’estate ad oggi, rispetta tutti e non teme nessuno, è consapevole che se non ci fossero stati gravi errori arbitrali nello scorso campionato ora sarebbe impegnata in Champions League.
Qualsiasi cosa accadrà domenica pomeriggio, questa squadra continuerà ad avere le sembianze ed i tratti, della Lazio dei Laziali, quella squadra che sognavamo da tempo.
Qualsiasi cosa accadrà contro il Diavolo, siamo consapevoli che il meglio deve ancora venire…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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