di Danilo GALDINO
“Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita…”.
William Shakespeare è stato sicuramente uno dei più bravi a trasformare l’amore in versi, a cogliere delle emozioni e colorarle d’inchiostro. Chissà come avrebbe raccontato una storia d’amore che perdura da 118 anni incendiando i cuori di milioni di eterni sognatori come noi. Noi che ci nutriamo di sogni e speranze, di poesia e libertà, noi che nonostante tutto e tutti non smettiamo mai di crederci e lottare, noi più forti delle prepotenze, dei soprusi, delle limitazioni, delle privazioni, degli errori… Noi oltre…
Noi che siamo cresciuti consapevoli che ogni giorno è come fosse un lunedì e per noi il “lunedì è festa grossa…”, perché i nostri padri ce lo hanno insegnato bene: “Che vinca o che perda, resta sempre quella…”, che “il Laziale paura non ne ha…” e “La Lazio è dei Laziali!”.
Noi abbiamo preferito accantonare la diffidenza, il disfattismo ed il pessimismo cosmico che qualcuno ha provato a veicolare senza sosta. Nella valigia che abbiamo preparato anche questa estate per Auronzo di Cadore, abbiamo messo solamente entusiasmo, tenacia, speranza e amore, cercando di dimenticare la delusione di quel beffardo 20 maggio e della mancata qualificazione in Champions che avremmo meritato più di tanti altri. Questo Mister, questo staff tecnico, questi ragazzi, meritavano sostegno e fiducia, senza farci condizionare da chi ha sempre voluto dipingere scientemente un’aquila come un brutto anatroccolo. Questa Banda Inzaghi nelle due stagioni precedenti ha incantato e stupito un po’ tutti, ha dimostrata di essere forte e convinta delle proprie potenzialità, ha imposto il suo gioco, aggredendo gli avversari e reagendo spesso alle avversità.
Una Banda giovane, vogliosa e sfrontata, composta da giocatori forti e di temperamento, che ha ben figurato in Italia e in Europa, conquistando una Supercoppa Italiana contro la Juventus più vincente della storia.
In questa terza stagione firmata Inzaghi l’avvio non è stato dei più esaltanti, anche se i numeri dicono che su 13 partite ufficiali ne abbiamo vinte 8 e perse 5. Alcuni giocatori devono ancora ritrovarsi e tornare ad incantare come prima dell’estate, il gioco brillante che aveva fatto stropicciare gli occhi a tutti gli sportivi d’Italia e d’Europa ancora non si è espresso, ma si può solo migliorare nelle prossime settimane.
Domenica ore 12:30 si riparte, sempre nella nostra casa, dove lunedì siamo caduti rovinosamente sotto i colpi dell’Inter. Questa volta affronteremo un’altra partita complicata contro la Spal che ha totalizzato 12 punti come l’Atalanta di Gasperini. Siamo tornati a sognare due anni fa, a sognare tanto, forte, sempre più… e lo abbiamo fatto in un solo modo, concentrandoci su un passo alla volta, senza porci limiti e traguardi. Continuiamo così, tutti insieme, come sempre: prendi tuo figlio e tuo padre, e portali a sognare, a respirare a pieni polmoni tutto l’entusiasmo e l’amore che solo la Lazio nostra sa regalare.
Oggi nel giorno in cui il pensiero va a tutti i nostri angeli volati troppo presto su nel cielo, è più semplice aggrapparsi ad un ricordo e ad un’emozione condivisa insieme a tutti loro con Lazio nostra nel cuore.
“Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita…”.
Cedi all’amore e fatti trascinare dalla consapevolezza che con questa Banda Inzaghi, il meglio deve ancora venire…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!