di Danilo GALDINO

“Siamo ciò che desideriamo di essere. Incolpare gli altri è assai facile. Puoi passare l’intera vita incolpando il mondo, ma i tuoi successi o le tue sconfitte dipenderanno esclusivamente da te…”
Paulo Coelho ha scritto una verità incontestabile e incontrovertibile, una verità sacrosanta che spazza via ogni alibi, giustificazione o scusa creata per nascondere le proprie insicurezze ed i propri limiti. In molti cercano di scaricare sugli altri responsabilità e insuccessi, ma tutto ciò che si vive, si vuole e si desidera dipende solo e soltanto da noi.
Chi si accontenta di una vita mediocre, ai margini e da figurante, resti immobile e in silenzio al proprio posto, ma la nostra storia ci ha insegnato che il popolo Laziale è sempre stato artefice del proprio destino.
Noi abbiamo combattuto contro demoni e spettri all’inferno, noi ci siamo salvati da una morte annunciata, noi abbiamo lottato con determinazione e coraggio per vincere qualcosa di importante che doveva andare a finire nelle mani di qualche potente scorretto, noi… sempre e soltanto noi, abbiamo trasformato l’impossibile in realizzabile, l’ordinario in straordinario.
Siamo stati allevati a pane e difficoltà e molti di noi hanno dovuto attendere la maggiore età per iniziare a conoscere la parola vittoria. Conosciamo perfettamente i periodi pesanti ed incerti, per questo due sconfitte non potranno mai scalfire la nostra fede incrollabile.
“Domani è un altro giorno e si vedrà…”, cantava Ornella Vanoni, domani si vedrà una Lazio nostra diversa? Lo scopriremo a partire dalle 15:00. Sicuramente la Fiorentina di Pioli è un avversario temibile, ma se d’incanto i nostri ragazzi tornassero a farci vedere quello che ci regalarono l’ultima volta che incrociammo i Viola al Franchi, non ce ne sarebbe per nessuno. Il 18 aprile scorso ammirammo forse la Lazio nostra più bella e inarrestabile della scorsa stagione. In quell’occasione la Banda Inzaghi dimostrò tutto il carattere e la forza che sono mancate in queste due ultime partite perse. Era la Lazio di Luis Alberto e Immobile, di Lucas Leiva e Milinkovic, di Caceres e Luis Felipe, di Strakosha e Marusic… era per dieci/undicesimi la stessa di oggi.
Solo e soltanto loro possono spazzar via i tanti dubbi che affollano la nostra testa da una settimana, solo e soltanto loro posso ricatapultare la Lazio nostra nelle alte sfere della classifica. In troppi hanno dimenticato che attualmente ci troviamo a soli 3 punti dal secondo posto e che quello di domani è un importante scontro diretto contro una formazione che ci precede di un solo punto. Un’eventuale successo “scaccia crisi” permetterebbe di trascorrere una sosta più serena che ci consentirebbe di recuperare tutte le certezze svanite.
Ora bisogna solamente sostenere i nostri ragazzi e aiutarli a rialzarsi, serve l’aiuto di tutti quelli che dicono di amare i colori del cielo, serve quel grido d’incitamento che fa tremar la terra, mai come ora serve quel “Lazio… Lazio… Lazio… Lazio!!!”
Ci sono due tipologie di uomini da sempre: chi si accontenta di vivere passivamente il riflesso della vita degli altri e chi osa, rischia e azzarda sempre per vivere anche un solo minuto dei propri sogni.
Voglio volere, tutto così.
Io voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho. Voglio volere…
Voglio decidere io se mi basta o se no.
Voglio volere, voglio godermela tutta fin quando si può.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Lazio!!!

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