di Danilo GALDINO

“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
Lo scrittore americano Charles Bukowski riassume e sintetizza perfettamente la differenza tra uomini e omuncoli, tra vincenti e perdenti, tra i Laziali e tutti gli altri.
La Banda Inzaghi è un gruppo che ha dimostrato negli ultimi due anni, di avere le palle d’acciaio e fino ad una settimana fa ha sempre incarnato alla perfezione l’essenza di un popolo mai domo, che ha saputo sempre resistere e vincere ogni battaglia.
Lazio e Laziali, sono l’estensione ed il proseguimento l’una degli altri, è impossibile dividere ciò che è inseparabile. Anche stasera la Lazio nostra verrà scortata e sostenuta da settecento poeti guerrieri biancocelesti, che in un giovedì lavorativo attraverseranno mezza Europa per non far sentire soli i nostri ragazzi in uno stadio caldo e sold out.
“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
Per l’ennesima volta i nostri ragazzi dovranno dimostrare a tutti di avere il carattere, la convinzione, la tenacia e la forza delle squadre con la filigrana. Tutto quello che non si è visto contro i giallorossi, dovrà essere dimostrato contro i tedeschi dell’Eintracht Francoforte.
Questa Lazio nostra nel tempo è stata sempre più forte di tutto: degli infortuni, delle squalifiche, dei torti arbitrali, della stanchezza… questa Banda Inzaghi ha sempre saputo reagire.
Questa Lazio è giovane e bella, è tosta e compatta, è ricca di talento e qualità.
“Forza Lazio facci un goal, si alza dalla Curva Nord, corri e lotta finché puoi non ti lasceremo mai…” e così è stato negli ultimi due anni… in campo loro hanno sempre corso e lottato, sugli spalti noi li abbiamo sostenuti sempre più forte, un rapporto che settimana dopo settimana, mese dopo mese, stagione dopo stagione, è diventato sempre più simbiotico. Noi e loro, uniti… Noi e loro una cosa sola!!!
Questo è ciò che ha spaventato tutti in campo e fuori, dagli avversari costretti a rincorrere su un campo di gioco, a quelli costretti a scrivere e screditare quotidianamente tutto il popolo Laziale.
C’è un’immagine che non è mai mancata in questi anni, un momento che si è sempre consumato e vissuto orgogliosamente insieme. Sia dopo una vittoria, che dopo una deludente sconfitta come quella di sabato. Al triplice fischio dell’arbitro di turno, su qualsiasi campo d’Italia e d’Europa, tutti ci hanno sempre regalato un “Grazie!”.
Dal Mister Inzaghi, ai ragazzi più giovani, dai veterani del gruppo a tutto lo staff tecnico, sono sempre venuti ad abbracciare la propria gente, ed è questa l’immagine più bella, significativa e rappresentativa, di cosa si è costruito nel corso del tempo.
“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
La vittoria infatti ha un sapore dolce, e ad ogni vittoria che ci hanno regalato questi ragazzi il nostro cuore è esploso di gioia e orgoglio. Nell’amaro di una sconfitta c’è quell’ingrediente essenziale che serve per vincere.
Da quel ritiro punitivo di Norcia siamo arrivati qua, una vittoria dopo l’altra siamo arrivati qua. Ora bisogna continua a resistere e continuare a correre, perché saper resistere e soffrire è ciò che contraddistingue il Laziale da sempre: in campo, sugli spalti e nella vita di tutti i giorni.
Stasera si riparte, insieme in giro per l’Europa…
Badate i ragazzi sono, i ragazzi sono, i ragazzi, sono in giro…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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