di Danilo GALDINO

“Ero matto in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo.
I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscito”.
La poetessa Alda Merini spiega perfettamente quello che si prova a stare insieme ai figli del proprio stesso sentimento. Dall’esterno siam visti e giudicati come degli incomprensibili folli, ma quella che in modo superficiale viene vista come pazzia non è che passione, amore incondizionato, sensibilità e voglia di sognare.
È veramente strano il mondo del calcio nel nostro paese, l’aspetto fondamentale su cui si basa e regge l’intero sistema pallonaro e tutto il business che ne consegue è la gente, il popolo, i tifosi. Stranamente però, vengono confinati ai margini di ogni discorso, troppo spesso snobbati, combattuti come fossero dei nemici o l’unico vero problema, usati e spolpati fino all’ultimo centesimo e all’ultima illusione.
In queste ultime settimane tifosi di importanti città d’Italia sono stati ostaggi dell’incapacità, del lassismo e degli interessi personali, di figure che mal governano il calcio italiano.
Bari, Avellino, Catania, Modena, Cesena, Messina e tante altre piazze con molti appassionati e un passato di serie A e B sono sprofondate negli inferi delle leghe minori di C e D.
Settimane e settimane passate a sperare in ripescaggi o scongiurare retrocessioni dolorose. Dal dopoguerra ad oggi una situazione di caos e incertezza nel mondo del calcio nazionale non era mai accaduta, arrivare alla metà di settembre senza sapere neanche dove, quando è con chi si giocherà.
Domenica si giocherà Messina – Bari, ma rispetto a un po’ di tempo fa, sarà la giornata d’apertura del girone I della serie D. Sembra frutto della fantasia e dell’ironia leggere Avezzano – Cesena o Ladispoli – Avellino, e invece saranno le partite d’esordio in serie D.
Il Chievo Verona invece giocherà tranquillamente all’ora di pranzo domenica all’Olimpico contro gli altri, ma rischia una penalizzazione di 15 punti in classifica.
I disastri gestionali ed economici di personaggi inadeguati, inesperti o peggio ancora disonesti, ricadono sempre e solo sui tifosi. In questo mondo accecante di luci e denaro, infestato di squali e predatori di ogni specie, l’unica componente dove è presente il sentimento resta la tifoseria.
Guardando nelle mura della nostra città, abbiamo trascorso giornate a leggere di crisi, malumori e dualismi, frutto della malafede di molte penne.
Tutti i nostri detrattori più feroci, hanno provato a destabilizzare un ambiente sano, a minare l’armonia di un gruppo, cavalcando la sosta e le pessime figure della nazionale Italiana.
La Banda Inzaghi negli ultimi due anni ha fatto impazzire e ammattire di gioia e orgoglio il proprio popolo, e contemporaneamente ha mandato in analisi tutti gli avversari ed i nemici.
Noi matti di Lazio nostra… i matti come tutto ciò che non si conosce e vive, spaventano e terrorizzano, i matti o quelli che storicamente venivano apostrofati e considerati tali, hanno cambiato il mondo ribellandosi e lottando, realizzato le più grandi imprese, quindi Dio benedica i folli che hanno il cuore dello stesso colore del cielo, perché è solo e soltanto grazie a loro che da 118 anni il nostro sogno ha preso forma, cresce e vive nonostante tutto e tutti.
“Ero matto in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo.
I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscito”.
Più proverete a dividerci e più ci uniremo, più proverete a frenarci e più sosterremo questa splendida squadra.
Quello che per i nostri tanti detrattori è inconcepibile e complicato, per noi è veramente semplice da comprendere e capire.
La nostra apparente follia è il carburante della nostra vita, e lo è da sempre per migliaia e migliaia di figli del nostro stesso sentimento.
Che ne sai di come mi sento, con la Lazio in mezzo al campo, la più antica della Capitale, fatta solo di gente che vale.
È semplice, è tutto molto molto semplice per noi…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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