Danilo Cataldi, Alessandro Murgia ed Alessandro Rossi. Rigorosamente in ordine di anno di nascita.

Rispettivamente classe ’94, ’96 e ’97. Profeti in patria. Nel senso che sono cresciuti nel settore giovanile biancazzurro e che con la prima squadra hanno esordito, trovando soddisfazioni. Murgia e Rossi hanno vinto con Simone Inzaghi in panchina, Coppa Italia e Supercoppa, mentre Danilo ha vinto lo scudetto ma con Bollini, diventando anche il miglior calciatore del torneo.

Molte le aspettative su di lui. dopo l’anno di apprendistato a Crotone, il ritorno in biancazzurro. Poi l’esordio da titolare contro il Torino in coppa Italia, l’assist per Klose. E poi anche la rete in campionato contro il Chievo, oltre che quella contro l’Atalanta prima delle Due nuove avventure fuori il centro sportivo di Formello, Genoa e Benevento. In Campania ritrovata la maglia da titolare, il gol dell’ex all’Olimpico, la non esultanza e le scuse ai tifosi. Ed il ritorno alla Lazio. Cataldi versione 2 punto zero. Continua l’inseguimento alla maglia da titolare, le occasioni ci saranno ed Inzaghi deve capire come schierarlo, se da regista o da mezz’ala.

Stessa storia per Alessandro Murgia. Il suo ruolo in realtà è definito è non è quello di centrale di centrocampo, ma non si può mai dire. Da dire c’è che il ragazzo è entrato nella storia della Lazio per il gol alla Juventus che è valsa la Supercoppa, per le due reti segnate nel primo anno di A al Torino ed alla Fiorentina ed al gol contro il Vitesse in Europa League. E nonostante questo, cerca di trovare spazio nella formazione titolare, che si potrebbe ipotizzare essere quella per la competizione continentale.

La rete manca ancora ad Alessandro Rossi, ma il mister punta molto forte su di lui. non l’ha voluto mandar via, arriverà anche la sua occasione. intanto la Lazio si coccola i prodotti del settore giovanile, ed ora se li ritrova in prima squadra. Vincenti in primavera, e con la prima squadra nel loro futuro.

(fonte: agenzia ufficiale sslazio)

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