di Danilo GALDINO

“Se c’è una bella al mondo, sei più bella tu. Se c’è chi è troppo bella, tu lo sei di più. Sei qui davanti a me, ma non mi sembra vero, accidenti come sei bella…”
Questo è ciò che tutti gli ammalati inguaribilmente di Lazio pensano ogni volta che si soffermano a guardare una maglia della nostra amata.
L’aumento delle ore di luce nelle giornate estive, permette di avere qualche minuto in più per dedicarsi a ciò che si reputa utile e piacevole, come ascoltare dell’ottima musica o leggere un buon libro.
Un libro come “S.S.Lazio. La Maglia”, scritto da un amico e un grande Laziale come Fabio Argentini, permette di sognare e al tempo stesso recuperare la giusta via che spesso viene smarrita per colpa dell’estate, dall’astinenza dal calcio giocato, dalla lontananza dallo stadio, da un Mondiale in Russia da spettatori, dalle voci depotenzianti del calciomercato ed il continuo gracchiare delle cornacchie anti-Lazio.
Delle tante incertezze che frullano nella nostra testa in queste calde settimane, l’unica certezza è la maglia. Sì quella nuova maglia che attendiamo tutti curiosi di vedere al più presto e che vestiremo, difenderemo e onoreremo sempre per la stagione 2018/19.
È arrivato il danese Durmisi, sta per salutarci Felipe Anderson, potrebbe finalmente arrivare il Papu Gomez, il profetico “Ninja” ha lasciato la Capitale, Milinkovic va o Milinkovic resta, e tutti i soldi che incasseremo se li magna o li rinveste… tutto questo e molto altro, è ciò che si sente e si legge in queste asfissianti giornate d’estate romana.
Dubbi e incertezze, vengono spazzati via alla vista di quei colori e di quella maglia che in questi giorni è chiusa in un cassetto ed lontana dagli occhi di molti.
Torniamo alla genesi, torniamo a contemplare ciò che adoriamo, perché quando ami incondizionatamente qualcosa o qualcuno, perdi il controllo e ti fai travolgere da mille e più emozioni infischiandotene di tutto e tutti.
C’è chi pensa al Presidente, chi alle cessioni, chi a controllare i bilanci, chi a rimuginare tra i rimpianti.
La storia e la maglia ci ricordano che da Giuseppe Pedercini, passando per Fortunato Ballerini, proseguendo per Remo Zenobi, Gian Casoni, Umberto Lenzini, Franco Chimenti, Gianmarco Calleri, Sergio Cragnotti, Dino Zoff, Ugo Longo fino ad arrivare a Claudio Lotito e tutti gli altri Presidenti, Proprietari, Azionisti e Commisari Straordinari, hanno avuto l’onore di poter rappresentare e gestire un patrimonio storico ed emozionale unico e straordinario chiamato S.S.Lazio.
I nostri nonni e i nostri padri, nel bene e nel male, hanno sempre sostenuto e difeso quella maglia, senza mai disinnamorarsi, allontanarsi o far affievolire l’amore che scaturisce.
Non so voi, ma personalmente guardando quella maglia, mi dimentico di tutto il mondo intorno a noi: calciatori più o meno forti, più o meno rappresentativi, proprietari, dirigenti, allenatori, preparatori, brontoloni, disfattisti, nemici più o meno dichiarati, e ogni singola componente che si vive ogni giorno.
Tirate fuori dai cassetti la vostra maglia e d’incanto vi accorgerete che tutto tornerà a splendere e brillare, tutto tornerà al giusto posto e quel che sarà domani verrà affrontato con la giusta consapevolezza.
“Se c’è una bella al mondo, sei più bella tu, accidenti come sei bella…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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