di Danilo GALDINO

Bella e affascinante; unica e invidiata; illusa e raggirata; sfruttata e maltrattata; spogliata di tesori e decoro; violentata da mani troppo sporche e coscienze ancor più lerce; costretta a inchinarsi dinanzi a crocifissi e menorah d’oro; strozzata e soffocata da usurai mascherati da manager con cravatte firmate, gemelli ai polsini e orologi costosi; in balia di bande, faide e famiglie che parlano dialetti e lingue di ogni genere; rosicchiata e spolpata quotidianamente fino alle ossa da personaggi con auto blu, vetri oscurati e cariche prestigiose; venduta, divisa e spartita come fosse una partita di droga; sporcata e macchiata dall’inchiostro di giornalisti scodinzolanti e ubbidienti al proprio padrone; troppo spesso rappresentata indegnamente negli ultimi decenni da una classe politica inadeguata, impreparata, raccomandata, disonesta e collusa, costretta a specchiarsi nelle acque sporche del suo Tevere per veder riflessa un’immagine totalmente diversa da prima, i brutti segni che affiorano sul tuo viso sono frutto di protesi e punture di cemento armato fatte da chirurghi della speculazione edilizia.
Povera mamma nostra come ti hanno ridotta, o più onestamente come ti abbiamo fatta ridurre…
L’ennesimo scandalo capitolino esploso nelle ultime 24 ore, lascia l’amaro in bocca a tutti, perché svanito l’effetto goliardico della contrapposizione calcistica, resta nei cuori di tutti quella sgradevole sensazione di impotenza davanti a un sistema contaminato in ogni ambito e settore. Per sei anni si è sentito, detto, scritto e letto tutto ed il contrario di tutto, si sono create campagne mediatiche cavalcate da personaggi di ogni genere, al grido di “famo o stadio” si è provato a nascondere nefandezze e storture varie.
Tutti sapevano, tutti immaginavano, tutti si interrogavano, ma nessuno che parlava…
Una sola domanda semplice non è mai stata posta ai personaggi della politica, dell’imprenditoria, dell’alta finanza e delle istituzioni, durante le varie presentazioni di progetti, e le conferenze stampa illustrative: “PERCHÉ OSTINATAMENTE E OSSESSIVAMENTE TOR DI VALLE?!?”
Nella Capitale d’Italia non c’erano altre zone edificabili dove poter costruire un nuovo stadio di proprietà?
Chi per interessi personali, chi accecato dalla passione e dall’ignoranza, chi per paura di essere escluso o tagliato fuori, in molti hanno permesso di arrivare a tutto questo. Roma per l’ennesima volta, è balzata alle cronache nazionali e internazionali, per un vergognoso scandalo. Anziché indignarsi per l’ennesima porcheria all’italiana, che travolge e riguarda tutti i cittadini di Roma, la domanda che in tanti si ponevano era se l’iter dello stadio andrà avanti? Che si fa ora? Si blocca tutto? Servirà l’approvazione a breve della variante urbanistica da parte del consiglio comunale per salvare capra e cavoli? Ma la sindaca Raggi poteva sapere tutto o è vittima di un intero sistema? Nove arresti illustri, sedici indagati e tanta gente che trema. Questo scandalo dovrebbe far riflettere tutti, perché prima ancora della passione calcistica dovremmo capire che sono tante le cose che nessuno ci dice su quello che siamo costretti a vivere e sopportare nella nostra città e in questo assurdo bel paese.
La politica sembra invischiata in modo trasversale. Per tutti gli arrestati e gli indagati siamo solo in fase di indagini preliminari, ma si spazia da un polo all’altro, visto che Lanzalone, Presidente di Acea, è stato imposto alla Raggi dal guru del suo movimento Casaleggio. Da quanto si apprende al momento, Ferrara avrebbe chiesto non benefit personali, ma il rifacimento di un pezzo del lungomare di Ostia. Indagato come Ferrara il pari ruolo in consiglio comunale di Forza Italia Bordoni, che é anche il segretario romano del suo partito. Civita del Partito Democratico è l’ex assessore all’urbanistica, da anni al fianco del Presidente della Regione Lazio Zingaretti, e avrebbe avuto la promessa da Parnasi dell’assunzione del figlio. Tra gli arrestati anche il segretario di Forza Italia della provincia di Roma oltre che vicepresidente della Regione, Adriano Palozzi che sembrerebbe aver ricevuto 25.000 euro.
Parnasi fa un favore da 15.000 euro anche a Mauro Vaglio, il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma. È il legale che Luigi Di Maio aveva inserito nel gennaio scorso nella lista dei possibili ministri definendoli “il meglio dell’Italia”.
Siamo solo all’inizio di una brutta storia che coinvolgerà e travolgerà tante persone più o meno note, più o meno importanti del mondo della politica, della finanza e dell’imprenditoria. Una vicenda che avrebbe movimentato centinaia e centinaia milioni di euro per la realizzazione di un’opera importante. Ciò che lascia ancor più spiazzati, è che tutte le persone interpellate ieri in merito a questo scandalo, hanno in primis tenuto a precisare che la società giallorossa è estranea ai fatti. Dalla bocca della Sindaca Virginia Raggi, passando a Giovanni Malagò, fino ad arrivare a James Pallotta, nessuno ha detto la parola “SCUSA” a tutti noi romani.
Qualcuno forse starà già pensando ad una nuova serie tv di successo sulla scia di “Suburra”, ma la realtà che si vive in queste ore è veramente deprimente per tutti noi…
“Faremo lo stadio prima degli altri…”
Chissà, forse questa battuta del Dott. Claudio Lotito di pochi giorni fa, non era poi così tanto surreale, magari farlo in un comune che non sia quello di Roma, ugualmente a pochi chilometri dal centro della città, un impianto da 35.000 posti non tanto distante dall’aeroporto… chissà?!?… intanto da romani prendiamo atto che la nostra amata mamma Roma sprofonda ogni giorno un po’ di più…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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