di Danilo GALDINO
Mi ritorni in mente… bella come sei forse ancor di più… sì, perché come tutto ciò che è molto prezioso con il passare del tempo aumenta di valore.
Quando una data simboleggia un evento eclatante o estremamente significativo, senza che si debba dare una spiegazione o un chiarimento, quello è un giorno che entra di diritto nei libri di storia trasformandosi in eternità.
In ogni parte del mondo il 31 dicembre è capodanno, l’11 settembre si ricorda il doloroso attentato terroristico alle torri gemelle statunitense e il 26 maggio è ricordato come il derby calcistico più importante della storia…
Dal Sud America all’Indonesia, dagli Stati Uniti alla Cina, tutti gli amanti del calcio sanno cosa è successo, perché tutti conoscono la contrapposizione marcata, netta e quotidiana che c’è nella Città Eterna. Una partita che era stata attesa, e immaginata per 86 anni da un’intera città.
“VIETATO PERDERE LA FINALE”
“PER VOI È UNA PARTITA, PER NOI È LA VITA. FUORI LE PALLE”
“O COPPA O MORTE”
“26-5-13 VINCETE o SCAPPATE”
Questi sono solo alcuni degli striscioni e dei messaggi che erano stati rivolti ai calciatori degli altri da parte dei propri tifosi.
Quella partita per settimane tolse il sonno a tutti e dopo un lustro continua ad essere un incubo ricorrente per i vinti.
Il destino sa bene cosa deve scrivere, quando e come farlo…
Domenica 26 maggio 2013, alle ore 19:27 si fermò il mondo… sì proprio l’1… 9… 2… 7… 1927 proprio come l’anno della fusione. Dalla nascita all’eterna morte calcistica in pochi secondi. Al minuto 71 di quel 26 maggio 2013 la storia sancì l’eterno vincitore e gli eterni sconfitti della Capitale.
Una macchia, una sfregio, una cicatrice, indelebile e incancellabile… in modo goffo, ridicolo e a tratti patetico, qualcuno ha provato nel corso delle settimane e degli anni, a mitigare ciò che non si potrà mai dimenticare, addirittura sono arrivati a cancellare questa data dai calendari ufficiali, ma ciò che veramente custodiscono nel loro cuore ferito, lo ricordano bene tutti…**
Oggi è 26 maggio, ma da quel 26 maggio 2013, per noi ogni giorno è 26 maggio, la nostra eterna vittoria si manifesta in ogni momento e istante della giornata, la nostra vittoria si celebra ogni volta che davanti ai loro occhi si materializza il nostro Capitano Senad Lulic, la nostra vittoria si celebra ogni volta che provano ad auto convincersi che sia stato solo un brutto incubo, un giorno mai vissuto realmente e già dimenticato, la nostra più grande vittoria è la loro eterna sconfitta.
Oggi come cinque anni fa, tutta mia è la città…
Buon 26 maggio a tutti, vincitori e vinti…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!