di Danilo GALDINO

Il fondatore della psicoanalisi, l’austriaco Sigmund Freud spiegò che:
“Le parole erano originariamente incantesimi, e la parola ha conservato ancora oggi molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice un altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l’insegnante trasmette il suo sapere agli studenti, con le parole l’oratore trascina l’uditorio con sé e ne determina i giudizi e le decisioni. Le parole suscitano affetti e sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente”.
E’ quasi impossibile fare un calcolo su quante parole vengono pronunciamo ogni giorno da una persona. Alcuni recenti studi affermano che le donne sono più prolisse rispetto agli uomini e usano in media ventimila parole al giorno contro le settemila degli uomini.
Parole, parole, parole… ciò che determina il valore e la credibilità di quel che viene detto e affermato da una persona, sono i fatti che ne conseguono.
Nel mondo in cui viviamo, siamo ormai abituati a trovare in ogni ambito e settore, moltissimi affabulatori, figure che eccellono nelle chiacchiere riuscendo a confondere e fuorviare tanti interlocutori. Che sia il mondo della politica, dello sport o del lavoro, le persone per spazzar via la barriera della diffidenza, hanno bisogno di concretezza e non solo di proclami e promesse. Ogni giorno siamo costretti a difenderci da centinaia e centinaia di parole caustiche e velenose, di ipotesi pessimistiche, di giudizi contaminati da livore e interessi vari, da qualsiasi pensiero depotenziante per i lettori o gli ascoltatori biancocelesti.
Siamo ormai vaccinati a certe testate editoriali e certe firme, ma mai come ora bisognerà essere indifferenti a tutto e tutti per i prossimi trentadue giorni.
Ciò che farà la differenza e determinerà l’eventuale raggiungimento dei traguardi finali si chiama: CAMPO.
Sì, il campo da gioco per chi scenderà in campo e gli spalti per chi deciderà di sostenere un sogno, un ideale, una Banda di Laziali. Stasera si torna in campo, a distanza di 72 ore da un derby pareggiato con volontà, ardore e forza, si torna in campo a soli sei giorni dalla cocente sconfitta di Salisburgo. Il campo è l’unico posto dove le chiacchiere e le parole non riescono a insinuarsi. In quel rettangolo verde dominano i fatti, le azioni ed i risultati. Il campo di questa sera evoca tanti ricordi a un tifoso Laziale, perché l’Artemio Franchi di Firenze, è uno stadio dove sono state scritte pagine più o meno dolorose o esaltanti.
Ciò che verrà fatto dai nostri ragazzi in quei novanta minuti di gioco determinerà le tante parole che si scriveranno e leggeranno fino a domenica pomeriggio.
Servirà la Lazio nostra corsara, quella capace di sbancare ben 10 campi d’Italia in questa bella stagione, servirà vincere per rispondere al rotondo successo dell’Inter di ieri sera contro un modesto Cagliari. Servirà partecipare a tutte le sei partite che restano da affrontare da qua al termine del campionato. Guardando i prezzi nuovamente proposti dalla Società Sportiva Lazio per la sfida di domenica prossima con i blucerchiati, non si può non ringraziare chi da diversi mesi sta cercando in tutti i modi di venire incontro alla propria gente: 10€ Curva e Distinti, 25€ la Tribuna Tevere. Siamo arrivati alla terzultima partita casalinga della stagione, la Banda Inzaghi è in piena corsa per il terzo-quarto posto ed il botteghino è accessibile veramente a tutti, praticamente lo stesso prezzo delle amichevoli estive che si disputano ad Auronzo di Cadore.
Le parole in questi ultimi 32 giorni di campionato serviranno a ben poco, quello che farà la differenza saranno i fatti e la volontà di raggiungere e conquistare.
Chi ci combatte in ogni modo e in ogni sede, ormai lo sa bene che i Laziali sono duri da battere, ci puoi scommettere…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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