di Danilo GALDINO

Ssssssshhhhh… non ascoltarli… fissa bene il tuo obiettivo senza farti condizionare da tutto quello che ti circonda.
No, non ascoltare il rumore dei clacson, delle trombette e dei petardi che risuonano in ogni angolo della tua città dopo un quarto di finale vinto in Champions League.
No, non ascoltare chi nasconde i suoi timori dietro alla “sportività” e dispensa con estrema superficialità complimenti a chi fino a pochi minuti prima sperava di veder sconfitto. Quelle parole hanno lo stesso suono e lo stesso valore di una moneta falsa.
No, non ascoltare le grida di chi oggi “se sente importante anche se nun conta niente”, in fondo siamo abituati e sappiamo bene che c’è un po’ di Venditti il dimissionario in molti di loro.
No, non ascoltare chi ulula forte alla Luna per cercare forza e sicurezza, cercando di intimorire, screditare e depotenziare il suo eterno avversario.
Lo insegnano i samurai giapponesi, sotto la pioggia battente, o soffocati dalla morsa del caldo più asfissiante, tu resta fermo e immobile, respira forte, non agitarti e perdere forze preziose, giova esclusivamente della compagnia silente del tuo spirito e della tua concentrazione. Tra 37 ore si aprirà la porta che ti separa dal tuo momento, dal tuo prossimo impegno, dal prossimo avversario da affrontare in terra straniera, poi dedicherai tutte le tue attenzioni a chi per tutta la notte ha ululato fastidiosamente alla Luna.
Siamo cresciuti vedendo e ascoltando certe cose, il lupo perde il pelo, ma non il vizio, di passare in un attimo dal sano entusiasmo alla nociva esaltazione. Loro sono quelli che il 30 maggio del 1984 festeggiavano in anticipo la vittoria di una finale di Coppa Campioni, loro sono sempre quelli che il 20 aprile del 1986 festeggiarono in anticipo la vittoria di uno scudetto che scivolò verso Torino per mano del Lecce di Fascetti, loro sono sempre quelli che inventavano una stella d’argento prima del 26 maggio 2013, che prima del giorno che ha segnato la vita di tutti i tifosi romani, il giorno che è stato poi cancellato dai loro calendari ufficiali, il giorno atteso da una vita per chiudere definitivamente i conti, erano convinti e sicuri de arzacce in faccia quel prestigioso trofeo, divenuto subito dopo uno dei tanti “porta ombrelli” che hanno nella loro bacheca virtuale.
Ieri sera, la squadra che affronteremo domenica, ha disputato una bella partita contro un avversario difficile, ribaltando il risultato negativo dell’andata e superando un quarto di finale di Champions League, tutto vero, tutto giusto, comprensibile la gioia per una bella serata vissuta, ma le scene trionfalistiche ed i festeggiamenti spropositati fino a tarda notte perché?!?
Sarà che scendere in strada e fare i caroselli con le auto, sono comportamenti comprensibili e giustificabili quando si alza al cielo un trofeo che si ricorderà e tramanderà in eterno… magari nella loro “bacheca virtuale”, dopo scudetti e coppe morali, troveremo anche quarti di finale di coppa da festeggiare?!?
No, non ascoltare tutto questo frastuono, perché siamo abituati a vedere e sentire tutto ciò, anche se ogni volta riescono a superarsi e trasformare il paradosso in realtà: vedere James Pallotta farsi il bagno nella fontana di piazza del popolo, acclamato e portato in trionfo da quegli stessi tifosi che fino a poche ore prima lo odiavano e insultavano…
Non dimenticare cosa stanno ascoltando le tue orecchie e vedendo i tuoi occhi in queste ultimissime ore, conserva e custodisci tutto nel tuo cuore, chiudi tutto nella credenza dei tuoi ricordi e la riapriremo tra 48 ore, per ricordarci tutti i motivi che rendono la partita di domenica sera, non una partita, ma “la partita”…
C’è veramente ancora qualcuno che ha ancora un solo dubbio se essere presente o meno al derby? C’è veramente ancora qualche Laziale che si interroga se andare o meno ad acquistare oggi il biglietto?
La risposta non posso dartela nè io, nè nessun’altra persona, la risposta è solamente dentro il tuo cuore e la conosci solo e soltanto tu…
Domani il Salisburgo e domenica i “Campioni d’Europa”…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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