di Fabio BELLI

La serata non si era aperta benissimo, con l’annuncio dell’addio a De Vrij e un primo tempo a porta stregata. Si è però vista un’altra Lazio contro il Verona, a tratti straripante nel gioco nonostante gli scaligeri abbiano tentato la carta del catenaccio estremo, come fatto dal Genoa e in parte dall’FCSB. E’ tornato al gol però il capocannoniere del campionato, una doppietta di Immobile che ha fatto partire al meglio per la Lazio questo nuovo tour de force da cinque partite in tredici giorni.

FORMAZIONI – Simone Inzaghi resta fedele alla linea, Lulic in assenza di Lucas Leiva si sposta sulla mediana, confermato Lukaku sulla sinistra e Wallace in difesa, Felipe Anderson è in panchina e c’è solo Luis Alberto in appoggio a Immobile. Nel Verona preferito Matos a Petkovic in attacco, Romulo viene avanzato a centrocampo con Aarons fuori dall’undici titolare.

ALL’ASSALTO DI NICOLAS – La Lazio inizia con la giusta determinazione. Al 7′ gran palla filtrante di Luis Alberto per Immobile, che a tu per tu con Nicolas spara però addosso al portiere degli scaligeri, sprecando una grande occasione. Al 10′ è lo stesso Immobile a imbeccare Parolo, che d’esterno sfiora il palo, quindi Ciro divora un gol all’11’, di nuovo involatosi verso la porta di Nicolas. E’ un assalto a Fort Apache, se si pensa che nei primi 20′ di gioco la Lazio colleziona ben 12 tiri in porta.

SFORTUNA LUIS ALBERTO – Si gioca praticamente a una porta, con la Lazio che indugia però troppo ai sedici metri, senza affondare in maniera decisa. Al 33′ sembra fatta, Luis Alberto gira di sinistro un pallone alle spalle di Nicolas che si infrange però sulla traversa, ennesimo legno per una Lazio poco precisa ma anche molto sfortunata in questo periodo-no. I difensori del Verona tolgono dalla testa di Immobile prima e di Milinkovic-Savic poi due palloni da spingere docilmente in rete, quindi il tempo si chiude con Immobile che irrompe in area su azione da calcio d’angolo, ma calcia alle stelle. Per la Lazio 27 azioni offensive, 19 tiri in porta e 9 nello specchio, ma il pallone sembra proprio non voler entrare.

URAGANO IMMOBILE – Troppa la pressione offensiva laziale, che prosegue anche a inizio del secondo tempo, per non ricevere il giusto premio. Che arriva finalmente al 10′ della ripresa: pallone delizioso di Luis Alberto per Immobile che scarica a fil di palo una saetta dove Nicolas non può arrivare. Al quarto d’ora, spettacolare il raddoppio: azione a cento all’ora con Immobile che trova a centro area Milinkovic-Savic, che scarica sulla sinistra sull’accorrente Lulic: Nicolas si oppone alla conclusione del bosniaco, il pallone si impenna e Immobile di testa realizza la meritatissima doppietta. La mezz’ora finale è praticamente accademia, entrano Luiz Felipe, Murgia e Caicedo con Nani e Felipe Anderson che restano in panchina. Luis Alberto sfiora il gol capolavoro, che avrebbe sicuramente meritato per la prestazione, ma va bene così: Lazio di nuovo vincente, di nuovo quarta, finalmente capace di dare un calcio alla crisi e alla sfortuna.

IL TABELLINO

LAZIO-VERONA 2-0

Marcatori: 55′, 60′ Immobile (L)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu (80′ Murgia); Marusic, Milinkovic, Parolo, Lulic, Lukaku (75′ Luiz Felipe); Luis Alberto, Immobile (84′ Caicedo). A disp. Guerrieri, Vargic, Patric, Basta, Caceres, Bastos, Di Gennaro, Felipe Anderson, Nani. All. Simone Inzaghi

HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Caracciolo, Boldor, Vukovic, Fares; Romulo, Valoti, Buchel (58′ Calvano), Verde (64′ Aarons); Matos (68′ Petkovic), Kean.  A disp. Silvestri, Coppola, Heurtaux, Bearzotti, Souprayen, Felicioli, Fossati, Zuculini, Lee. All. Fabio Pecchia

ARBITRO: Calvarese (sez. Teramo).

Ass: Di Iorio-La Rocca. IV: Piccinini. VAR: Manganiello. AVAR: Passeri.

NOTE. Ammoniti: 51′ Nicolas (H) Recupero 4’st

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