di Danilo GALDINO

“Arrendersi è facile, è quasi un sollievo, un riposo. Mentre rialzarsi richiede di stringere i denti, di resistere al dolore, alla fatica, alla disperazione. Richiede sforzo, coraggio, un animo impavido e una grande speranza…” Nel calcio come nella vita, capita di inciampare e cadere bruscamente, è in quel preciso momento quando sei sdraiato a terra e guardi tutto dal basso verso l’alto che capisci tante cose: comprendi quanto eri salito in alto, comprendi chi era pronto a scagliarsi contro di te come delle iene fameliche, comprendi chi è veramente al tuo fianco e non farà mai un passo indietro e chi invece gode nel vederti in difficoltà. Ieri sera è arrivata una brutta sconfitta, inaspettata, che ha spiazzato un po’ tutti, o almeno ha fatto vacillare molti Laziali che alternano picchi di esaltazione esagerata a momenti di estremo sconforto. La Lazio nostra, ieri, ha trovato una squadra più fresca fisicamente che ha giocato molte meno partite di noi da questa estate ad oggi. La formazione Genoana è un cliente difficile, che in trasferta si chiude molto bene e non lascia molto spazio alle trame offensive degli avversari, subendo pochissime reti e facendo giocare male quasi tutte le squadre della serie A. In molti si sono resi conto solo ieri quanto siano veramente importanti e difficilmente sostituibili giocatori del calibro di Milinkovic Savic e Lulic. L’isteria e la poca inclinazione a lottare di molti ha fatto perdere di vista che, nonostante la brutta sconfitta di ieri, questa squadra è ancora terza in classifica e i segnali di cedimento che i nostri detrattori alimentano o evidenziano, le nostre dirette concorrenti li vivono concretamente da 8-10 partite. Un mese e mezzo fa era difficilmente immaginabile recuperare 10 punti a chi ci precedeva in classifica ed invece ci siamo riusciti segnando valanghe di reti e facendo vedere a tutti un gioco stellare. Una sconfitta immeritata a Milano e uno scivolone casalingo con il Genoa non devono far dimenticare tutto quello di bello si è fatto e vissuto fino ad oggi. Noi e la Banda Inzaghi sappiamo benissimo che non sarà semplice raggiungere un incredibile traguardo e arrivare tra le prime quattro squadre che parteciperanno alla prossima Champions League, ma sia loro che noi continueremo a lottare e crederci come abbiamo fatto insieme dal 13 agosto ad oggi. Chi oggi piange, si lamenta, borbotta e vede nero e spara a zero contro tutto e tutti, alzasse la mano e si chiamasse fuori come hanno già fatto tanti altri, che giudicano e criticano tutto e tutti senza neanche partecipare ed essere presenti. Sabato c’è il Napoli in una partita delicata e importante per entrambe le squadre, la squadra di Sarri è prima in classifica e sta facendo come straordinarie. Ha conquistato 60 punti su 69 disponibili, ma non è che la Lazio nostra abbia fatto tanto tanto peggio. Numeri alla mano, siamo la terza forza del campionato, abbiamo segnato 58 reti, una in meno della Juventus che domenica ha vinto 7-0 a zero con il Sassuolo e ben 8 in più del Napoli dei Marziani di Fuorigrotta. Quello che ci differenzia dalle due squadre di testa sono i goal subiti che sono circa il doppio: loro 14 e 15 presi fino ad oggi e noi 29. “Arrendersi è facile, è quasi un sollievo, un riposo. Mentre rialzarsi richiede di stringere i denti, di resistere al dolore, alla fatica, alla disperazione. Richiede sforzo, coraggio, un animo impavido e una grande speranza…” Ora è il momento di stringere i denti e rialzarci, proprio come abbiamo fatto dopo la partita d’andata contro il Napoli, il derby perso contro gli altri, il furto subito contro la Fiorentina e il Torino. Questa Banda Inzaghi ci ha dimostrato che possiede le palle d’acciaio e uno spirito di reazione fuori dal comune, aiutiamola a rialzarsi, sosteniamola ancor di più e stiamole ancora più vicino. Questa settimana servirà a recuperare forze, energie, umiltà e fame, in vista della partita più difficile della stagione al San Paolo. Chi crede non molla mai, chi c’era ieri allo stadio, sicuramente sarà pronto a rialzarsi e riprendere nuovamente la marcia, chi lotta ad oltranza e senza tregua sa bene che arrendersi non è un’ipotesi da prendere in considerazione e contemplata per noi Laziali, arrendersi mai… perché anche se perderai io ti sosterrò, un passo indietro io mai lo farò… Arrendermi mai, io non voglio arrendermi, non sarò mai un atomo senza volontà, ritroverò un’altra volta l’amore, e sarò pronto a ripartire… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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