di Danilo GALDINO

Una figura straordinaria come Don Carlo Gnocchi spiegò che: “La vittoria è sempre nel pugno di pochi. Provare a preparare questa pattuglia di eroi è il segreto di ogni vittoria.” La nostra pattuglia è stata preparata questa estate tra lo scetticismo e il malessere di molti. E’ stata preparata da un giovane Mister che come altri illustri predecessori si è ammalato inguaribilmente di Lazio, diventando romano d’adozione e Laziale a tutti gli effetti. Questa pattuglia di giovani talenti e Laziali più esperti, settimana dopo settimana, è riuscita a scaldare i cuori di tutti. Quei cuori che per vari motivi avevano smesso di battere forte e palpitare come nei giorni più belli ed esaltanti della nostra storia. Questa pattuglia di Laziali è pronta a ripartire, come sempre insieme al suo popolo, perché anche domani sera sarà scortata nella tana della Dea da centinaia e centinaia di poeti guerrieri biancocelesti. Vincere per proseguire tutto quello che di inaspettatamente bello ci stiamo regalando da fine agosto ad oggi. Questa Banda Inzaghi ha dimostrato a tutta Italia che qualsiasi città è diventata terra di conquista. Questa Banda Inzaghi più la combatti e più si difenderà, rispondendo alla parte sporca e più oscura del mondo del calcio sempre allo stesso modo: vincendo attraverso una forza straripante, una determinazione irriducibile e un gioco tra i più belli della serie A. Questa Banda Inzaghi ha Bergamo e lo stadio Azzurri nel suo destino perché, dopo esser stata concepita e plasmata sotto le Tre Cime di Lavaredo, fece il suo debutto nel campionato italiano il 21 agosto 2016 proprio contro i nerazzurri. Quelle 4 reti e la conseguente vittoria illuminarono la strada di un cammino fatto di tanti successi importanti e momenti di Lazio come non si vivevano da decenni. Questa Banda Inzaghi ci ha insegnato che tutti siamo utili e tutti siamo indispensabili, che chiunque fa parte della Banda con il suo apporto è determinante: chi gioca e corre in campo; chi subentra e prende il posto del compagno di squadra stanco o infortunato; chi durante la settimana allena e spiega come si può e si deve vincere; chi ogni giorno rappresenta e gestisce la società; chi è da sempre il vero cuore pulsante del mondo biancoceleste e in ogni stadio e città d’Italia e d’Europa è sempre presente, sostenendo e lottando per un’ideale ultra secolare. Tutti nella Banda Inzaghi sappiamo bene cosa fare, sappiamo bene su chi poter far affidamento, sappiamo bene chi sono i nostri avversari e nemici, sappiamo bene che il destino va affrontato sempre senza paura e scritto esclusivamente dalle nostre mani, sappiamo bene che essere Laziali è una scelta di vita che impone costantemente la lotta, la ribellione e l’estrema perseveranza. “La vittoria è sempre nel pugno di pochi. Provare a preparare questa pattuglia di eroi è il segreto di ogni vittoria”. A distanza di 16 mesi da quella notte d’estate bergamasca questa pattuglia di eroi, ha arruolato e coinvolto progressivamente un numero sempre maggiore di Laziali, perché per far parte di questa Banda Inzaghi gli unici due requisiti richiesti, sono di essere innamorati dei colori del cielo e disposti a lottare sempre per difenderli. Tu che ti senti Laziale, che ti reputi Laziale o dici di essere Laziale, cosa aspetti ancora per unirti alla nostra Banda? Se domani sera non potrai essere presente fisicamente a Bergamo, l’appuntamento è per sabato 23 dicembre alle 12:30. Dove? A casa nostra… apri il cassetto e ritira fuori quella sciarpa che hai indossato parecchie volte, prendi per mano tuo figlio e tuo padre e unisciti a questa Banda di Laziali come te. Il nostro viaggio procede spedito, il nostro viaggio non ammette soste ed il ricordo della sconfitta immeritata di lunedì scorso è ancora vivo, ma già lontano. Davanti a noi c’è già un’altra importante tappa da superare. Sarà dura, perché storicamente non è mai stata una partita semplice quella di Bergamo, ma in questa stagione abbiamo già sfatato altri tabù negativi. Serve concentrazione, determinazione e quella sana cattiveria sportiva che contraddistingue i vincitori dagli sconfitti. Tutti siamo utili e tutti siamo indispensabili… perché da sempre ai Laziali ce pensano i Laziali. Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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