di Danilo GALDINO
PAURA: Sensazione di forte preoccupazione, di insicurezza, di angoscia, che si avverte in presenza o al pensiero di pericoli reali o immaginari. Condizione abituale di timore, preoccupazione nei confronti di qualcuno o di qualcosa. La paura si percepisce osservando e ascoltando chi ne ha… Non tutti riescono a governare le proprie paure, facendosi soffocare e inghiottire dai timori e le preoccupazioni. La paura si trova negli occhi di chi ha perso le sue convinzioni. La paura si trova nel suono insicuro di una voce spaventata o tra le parole di chi è sempre più intimorito da un pericolo. La paura si trova nelle ingiustizie, nei soprusi, negli abusi e nei torti inflitti. La paura si trova nelle sorprese inaspettate che possono scombinare i piani. La paura la trovi nei goal di Ciro Immobile, la paura la trovi nella classe cristallina e inimmaginabile di Luis Alberto, la paura la trovi nello strapotere fisico di Milinkovic Savic, la paura la trovi nelle parate di Strakosha, la paura la trovi negli schemi di Simone Inzaghi, la paura la trovi nelle ottime intuizioni e nelle scelte di Igli Tare, la paura la trovi in quei quattro trofei vinti negli ultimi dieci anni, la paura la trovi nei bilanci di gestione amministrativa di una società sana e quotata in borsa, la paura la trovi in quei 29 punti in classifica che potenzialmente potrebbero diventare 32 punti dopo il recupero con l’Udinese… Questa Lazio nostra fa paura, veramente tanta tanta paura… ma a chi fa paura? Fa paura a chi era convinto di poter contare sicuramente sui proventi derivanti dalla partecipazione alla prossima Champions League 2018/19. Soldi che tengono in vita società che hanno esposizioni debitorie di centinaia e centinaia di milioni di euro con istituti di credito nazionali ed internazionali. Fa paura a quelle lobby di potere che sognano da sempre una Super-Lega Europea, e vorrebbero in testa alla classifica solo le squadre con il maggior numero di tifosi, per vendere in larga scala il loro prodotto. Fa paura a quelle società che, negli ultimi dieci anni, hanno investito cinque volte di più della Lazio indebitandosi fino al collo, vincendo poco o nulla in confronto a noi. Fa paura a tutte quelle persone che quest’estate hanno fatto proclami trionfalistici o investimenti massicci dando in garanzia diritti televisivi, premi di partecipazione alle competizioni europee e anche la catenina de pora nonna. Da quando in quel 13 agosto scorso abbiamo sovvertito tutti i pronostici, battendo la squadra più ricca e forte d’Italia, alzando in cielo il primo titolo italiano della stagione, la Lazio giorno dopo giorno ha cominciato ad essere un pericolo crescente e fare paura. Assalti mediatici di ogni genere per provare a sfiancare e depotenziare, indifferenza davanti ai tanti successi conquistati in Italia e in Europa, squalifiche alla Curva Nord e diffide a molti ragazzi per provare ad affievolire quel rapporto simbiotico e vincente tra la squadra e popolo biancoceleste, evidenti disparità di giudizi e di scelte delle stesse situazioni, l’utilizzo errato della VAR ad intermittenza o retroattiva, come è accaduto ieri a 60 secondi dalla fine di una partita ormai vinta. Ciò che sta accadendo in modo plateale e indecente, è ormai sotto gli occhi di tutti, Laziali e non… per noi non è una novità lottare contro tutto e tutti, ma la situazione a qualcuno sta veramente sfuggendo di mano. Sicuramente ieri contro la Fiorentina, non si è vista la migliore Lazio della stagione, ma ugualmente stava meritando di vincere la partita e prendere altri 3 punti preziosi. I Laziali che oggi si interrogano sugli eventuali errori commessi, sulle eventuali scelte non azzeccate dal Mister Inzaghi, sull’eventuale stato di forma non perfetto di qualche giocatore, ancora non hanno capito bene la situazione che stiamo vivendo. Invece che schierarvi contro questo fantastico gruppo di Laziali, correte allo stadio a sostenerli, proteggerli e aiutarli. Non riuscirete ad abbatterci o scoraggiarci, perché più ci combatterete e più lotteremo. Siamo stati allevati e cresciuti alla lotta, al confronto e allo scontro coraggioso, tenace e irriducibile. No, non puoi fermare chi ancora non si arrende e ha un cuore impavido e ribelle. No, non puoi sperare di fermarci facilmente perché siamo come il vento noi… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!