Osho è conosciuto superficialmente da molti per i divertenti meme satirici, che lo ritraggono e circolano sui social network ideati dall’amico Laziale, Federico Palmaroli, ma in pochi forse hanno letto uno dei suoi tanti libri. Scritture illuminanti, vero fertilizzante per la mente e humus per l’anima. Questo mistico maestro spirituale indiano, tra i tanti concetti che ha donato prima di morire nel 1990 scrisse: “Metti a repentaglio tutto ciò che hai. Diventa un giocatore d’azzardo! Rischia tutto, perché il momento successivo non è mai certo, quindi perché preoccuparsi? Perché angustiarsi? Vivi pericolosamente, vivi gioiosamente. Vivi senza paura, vivi privo di sensi di colpa. Vivi senza temere l’inferno, e senza bramare il paradiso. Vivi e basta!” Ecco, questo deve essere il modo in cui vivere questo bel viaggio iniziato in un’incredibile sera d’agosto contro la Juventus, osare senza pensare a ciò che potrebbe accadere tra qualche giorno, o tra qualche settimana, vivere felicemente e senza indugi questo splendido presente. A cosa serve infondere insicurezza parlando di un tour de force sfiancante, di un calendario pesante e pieno zeppo di impegni pericolosi? Le partite se affrontate senza la dovuta convinzione e attenzione, sono tutte insidiose e difficili. Anche il match apparentemente più agevole può diventare un ostacolo insormontabile se si è imprigionati da inutili timori, generati scientemente da qualcuno che non vive osando come un vero Laziale.

Il modus operandi dei killer della comunicazione o dei Laziali più fragili e timorosi, è sempre lo stesso: “Aiuto!!! Avete visto il calendario del prossimo mese? Sta per arrivare un ciclo terribile di partite ravvicinate. Rischiamo di rovinare tutto quello che di buono è stato fatto fino ad oggi!” Queste parole che rimbalzano nelle ultime ore sono le stesse che venivano dette dalle stesse persone prima della penultima sosta della Nazionale di ottobre. In quell’occasione veniva dipinto un futuro nefasto per soffocare l’entusiasmo divampante trasmesso dalla Banda Inzaghi a tutti i Laziali. “Giocheremo a Torino con la Juve, dove non si vince in campionato da una vita. In uno Stadium espugnato da qualcuno in Italia solo 3 volte da quando è stato inaugurato. Poi dopo 4 giorni andremo a far visita al Nizza in emergenza più totale, contro una squadra che avrebbe dovuto giocare la Champions League. Dopo neanche 72 ore arriverà il Cagliari a Roma con un nuovo allenatore. Noi saremo stanchi e delusi per le trasferte proibitive affrontate, rischieremo un’altra Lazio-Spal. Il nostro campionato potrebbe ridimensionarsi definitivamente con la doppia trasferta di Bologna e Benevento. Rischiamo di compromettere anche l’Europa League visto che dopo 4 giorni ospitiamo il Nizza e per concludere in bellezza arriverà l’Udinese prima dell’ennesima sosta. Questa rosa è corta e non riuscirà ad affrontare tutte queste partite senza sei-sette titolari. Siamo spacciati…”

Dalla sera del 14 ottobre al 5 novembre la risposta è stata: Juventus-Lazio 1-2 Nizza-Lazio 1-3 Lazio-Cagliari 3-0 Bologna-Lazio 1-2 Benevento-Lazio 1-5 Lazio-Nizza 1-0 Lazio-Udinese (rinviata per maltempo). Nella settimana che precedeva la sfida con i friulani le stesse persone provavano più o meno infidamente o superficialmente a mettere sulle spalle di questa Lazio nostra il fardello della parola scudetto. Sempre gli stessi all’indomani della sconfitta nel derby, hanno ritirato fuori lo stesso spartito depotenziante redatto dopo la sfortunata caduta con il Napoli. “Come faremo a giocare 10 partite da qua alla fine del 2017?” Come se non le avessimo dovute affrontare in caso di una vittoria sabato sera. Domani Lazio-Vitesse Domenica 26 novembre Lazio-Fiorentina Il 3 dicembre Sampdoria-Lazio Il 7 dicembre Zulte Waregem-Lazio L’11 dicembre Lazio-Torino Il 14 dicembre gli ottavi di Coppa Italia Il 17 dicembre Atalanta-Lazio Il 23 dicembre Lazio-Crotone Il 26 dicembre gli eventuali quarti di Coppa Italia Il 30 dicembre Inter-Lazio. Domanda: ma una settimana fa, non si sapeva come e quando avremmo affrontato questi avversari? Domanda: ma le altre squadre che sono nella parte alta della classifica insieme a noi, non giocheranno 10 partite in 39 giorni? Inoltre noi avremo 2 partite di Europa League che saranno semplici formalità e un tabellone della Coppa Italia molto più morbido, rispetto a chi si trova dall’altra parte con Napoli, Juventus e Altri. Invece che trascinare le persone in inutili e snervanti esercizi mentali, su quel che accadrà nel futuro che per tutti è privo di certezze, dedicate il vostro tempo esclusivamente al presente. Un presente bello ed esaltante in Italia e in Europa. Un presente che vale la pena di essere vissuto al fianco di questa squadra. Un presente che ha come solo obiettivo andare avanti un passo alla volta.

Nessun impegno è semplice, ma nessuna sfida è impossibile, se affrontata insieme, quindi: “Metti a repentaglio tutto ciò che hai. Diventa un giocatore d’azzardo! Rischia tutto, perché il momento successivo non è mai certo, quindi perché preoccuparsi? Perché angustiarsi? Vivi pericolosamente, vivi gioiosamente. Vivi senza paura, vivi privo di sensi di colpa. Vivi senza temere l’inferno, e senza bramare il paradiso. Vivi e basta!” Pronti, partenza, via!!! Si riparte e si torna a viaggiare… viaggiare come fatto fino adesso, con il sole che accarezza le gote ed illumina i nostri sorrisi, viaggiare con il vento che soffia forte alle nostre spalle, sì viaggiare, evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo, con amore… dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore… E tornare a viaggiare come piace a noi, fieri, spavaldi e con la Lazio nel cuore… Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.